Il prossimo 26 luglio, al Comic Con International di San Diego, Amazon Prime Video terrà una première della serie televisiva The Boys, tratta dall’omonimo fumetto Dynamite scritto da Garth Ennis (Preacher) per i disegni di Darick Robertson (Transmetropolitan), originariamente lanciato dalla DC Comics.

In vista del debutto, è attualmente in pubblicazione negli Stati Uniti – così come in Italia, per Panini Comics – una nuova edizione dell’opera, che lo sceneggiatore britannico ha presentato ai microfoni di Comicbook:

 

The Boys Omnibus #1, variant cover fotografica

Sarà interessante vedere come reagirà il pubblico mainstream vedendo dei super eroi trascinati nel fango, specialmente in questo momento, dopo che negli ultimi dieci anni i film e le serie televisive Marvel e DC hanno abituato gli spettatori al concetto di universo condiviso e di multiverso. Continuo a essere molto affezionato alla storia e ai suoi personaggi, come continuo a essere molto sprezzante riguardo ai super eroi.

[La cancellazione da parte della DC Comics] Fu la cosa migliore che potesse capitare alla serie: ci liberò. Sono certo che non avremmo avuto alcun seguito alla DC e, conseguentemente, nessuna serie TV.

Credo che la cosa che renda speciale The Boys, al di là di tutto, sia la sua pura semplicità: i super eroi sono dei bastardi che hanno bisogno di essere bastonati, e i Ragazzi sono qui apposta. È così, in parole povere.

Oggi, tutto ciò che scrivo finisce sulla pagina (anche alla Marvel e alla DC, dato che ho degli amici sul fronte editoriale e altrove che mi assicurano la libertà di lavorare a modo mio). Non ci sono riunioni tra autori, showrunner o dirigenti con idee geniali, non c’è nessuna restrizione dovuta al budget, ansia relativa alla censura da parte del network o cose del genere. Ci siamo solo io e il disegnatore.

Una delle cose che ho imparato realizzando Preacher è stato concepire una storia completa, con le uscite mensili che rappresentavano semplicemente il sistema per proporla al pubblico, ma che sarebbe vissuta per sempre come una serie in volumi. Questo è l’approccio che ho applicato a The Boys e a tutti gli altri fumetti, da lì in poi. Ovviamente, per quanto riguarda i lavori su commissione come Punisher o Fury, il mio apporto rappresenta solo una piccola parte del mosaico complessivo, ma dato che non leggo quasi nulla del resto, non è un problema mio.

Ho recentemente riletto The Boys nella nuova edizione e sono felice di affermare che ci sono sono ancora immensamente affezionato. Butcher resta uno dei miei personaggi preferiti di sempre, tra quelli che ho creato. Ci sono sempre cose che rifaresti in maniera diversa, ma in questo caso specifico sono meno del solito.

 

 

Fonte: Comicbook