Killing Joke, da Bolland a Suydam

Negli Stati Uniti è in corso di pubblicazione la miniserie in sei parti DCeased: ambientata in una dimensione alternativa, racconta del diffondersi di un’epidemia zombi causata da un virus anti-vita di origine tecnorganica. La storia, scritta da Tom Taylor (Injustice) per i disegni di Trevor Hairsine (X-Men: Deadly Genesis), Stefano Gaudiano (The Walking Dead), James Harren (Rumble) e i colori di Rain Beredo, è ormai giunta al terzo numero e ha già mietuto una serie di vittime eccellenti tra gli eroi e i cattivi della DC Comics.

Al Joker è stata dedicata una variant cover del quarto albo, firmata da Arthur Suydam, già firma delle copertine di Marvel Zombies. L’illustrazione è ovviamente un omaggio alla copertina di Brian Bolland per Batman: The Killing Joke, amatissima opera da lui disegnata e scritta da Alan Moore: stessa inquadratura, stessa posa, stessi dettagli, tutti citati perfettamente e convertiti in zombie mode dall’artista.

Nelle scorse ore, però, sembra essere emerso uno spiacevole retroscena che ha evidenziato una condotta decisamente poco limpida da parte di Suydam: alla base della variant ci sarebbe infatti una foto di Harley’s Joker, alias Anthony Misano, attore, fotografo e cosplayer di New York che in passato ha ricreato alcune celeberrime illustrazioni dedicate al villain.

Una volta svelata la reference dal portale statunitense Bleeding Cool, Suydam avrebbe contattato Misano per offrirgli un (tardivo) compenso:

 

Nel corso della serata, ho ricevuto un messaggio da Harry Arthur Suydam tramite Facebook, inviato alla pagina Harley’s Joker dedicata al cosplay. Diceva: “Domanda: abbiamo trovato online uno dei tuoi splendidi tributi fotografici e l’abbiamo utilizzato come reference per dipingere una copertina DC che omaggia il Joker. Ci piacerebbe pagarti la nostra tradizionale tariffa destinata ai modelli, puoi inviarci il tuo nome e l’indirizzo a cui poter inviare l’assegno? Scrivici a ********** – saluti, Mike

Non abbiamo utilizzato la foto, ma il dipinto nato dall’uso della foto come reference.

 

Certo, pagare qualcuno per il proprio lavoro – anche se sfruttato senza una previa autorizzazione – è giusto; peccato che l’autore della fotografia abbia successivamente sottolineato, nella risposta, che in realtà l’illustrazione potrebbe benissimo essere una fotomanipolazione realizzata direttamente sull’immagine originale.

Inoltre, Misano ha fornito un altro esempio del suo lavoro in cui omaggia la celebre copertina di Batman #251, realizzata da Neal Adams:

 

Batman #251, tributo di Harley's Joker

Salve. Vi ringrazio per avermi contattato. Ho visto l’immagine in giro e non sono certo sia la stessa a cui state facendo riferimento. Ad ogni modo, quella in cui mi sono imbattuto non sembra affatto un dipinto. Anzi, sembra proprio un fotoritocco operato tramite Photoshop, un “filtro dipinto” applicato direttamente sulla mia fotografia. Potrebbe essere stato realizzato con un tablet, creando una palette di colori campionati dalla mia foto, ma (ripeto, in riferimento all’immagine che ho visto) ogni pixel combacia con la mia immagine e i colori hanno una corrispondenza digitale perfetta.

Per essere realizzata, quella fotografia ha richiesto settimane di lavoro. Non si tratta solo di un’unica foto, ma di otto o nove che ho minuziosamente messo insieme. Ogni singolo elemento, come la cinghia della fotocamera, è stato ricreato e posizionato con attenzione prima di essere fotografato ed editato nell’immagine finale. Ho sempre fatto tutto da solo, dalla fotografia all’editing, oltre a posare come modello. L’obiettivo è farla sembrare una semplice fotografia. Disegno e dipingo da quando ero un bambino, e questa, per me, è solo un’altra strada per utilizzare queste capacità visive. Mi scuso se posso apparire freddo, ma sono semplicemente molto affezionato al mio lavoro, spero possiate capire.

Per esempio, ho impiegato molti mesi per creare questo lavoro dal nulla. Neal [Adams] ne possiede una stampa in versione poster gigante.

 

La vicenda sembra essere tutt’altro che conclusa. In attesa della replica di Suydam – o magari della DC Comics – vi ricordiamo che nel mondo del Fumetto italiano c’è stata una polemica relativa all’utilizzo del photobashing, scatenatasi attorno alla locandina realizzata da Barbara Baldi per l’edizione 2019 del Lucca Comics & Games.

 

 

 

Fonti: CBR | Bleeding Cool