Ieri vi abbiamo segnalato la polemica sollevata dal portale statunitense Bleeding Cool riguardo alla variant cover di DCeased #4 firmata da Arthur Suydam, il quale avrebbe creato una fotomanipolazione di uno scatto dell’attore/fotografo/cosplayer noto come Harley’s Joker, alias Anthony Misano, un tributo alla copertina di Brian Bolland per l’amatissimo fumetto Batman: The Killing Joke, scritto da Alan Moore.

Com’era prevedibile, l’illustratore ha replicato commentando pubblicamente l’articolo realizzato da Rich Johnston:

 

DCeased #4, variant cover di Arthur Suydam

Salve, gente.

Un mio amico mi ha girato questo via mail, quindi immagino che commenterò direttamente qui.

L’incarico riguardava la realizzazione di parodie di alcune famose copertine DC, e ho scelto quella del grande Bolland.

L’omaggio al Joker è un tributo illustrato totalmente dipinto, non una fotografia. Non è stato utilizzato alcun filtro nel dipingerla. Sono state utilizzate numerose reference per questo lavoro, inclusi alcuni omaggi fotografici in circolazione, sfruttati come riferimento per i guanti, l’abito, i dettagli del tessuto ecc… Stiamo tutti omaggiando la stessa opera, e tutte le immagini appartengono ai detentori dei diritti, non agli artisti o a qualcun altro.

Parlando dell’utilizzo storico delle reference, la posizione del punto di ripresa e delle luci, i proiettori opachi, le foto, i modelli, i pantografi, le clip art, le tavolozze, le light box e tanto altro sono stati sfruttati come reference da Caravaggio, Vermeer, Rockwell. Tutti i maestri dell’approccio realistico hanno utilizzato questi legittimi strumenti del mestiere per realizzare il proprio lavoro. Utilizzare una reference non significa rubare.

Non aggiungerò altro.

Saluti,

Arthur

dceased-4-variant-cover-di-arthur-suydam
Volendo analizzare la questione più in generale, il problema del copyright nel mondo dell’Arte moderna è qualcosa di profondamente radicato nella cultura mondiale. Dalla pubblicazione del saggio L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, firmato negli anni Trenta da Walter Benjamin, l’originalità del lavoro dell’artista è stato oggetto di numerose discussioni, da quelle etiche relative alla paternità dell’opera fino a quelle più concrete, legate ai diritti di sfruttamento e vendita dell’immagine.

Nonostante le licenze con cui vengono diffuse le opere parlino piuttosto chiaro dei diritti di sfruttamento da parte di terzi, strumenti come l’AxiDraw e tecniche come il photobashing, il collage e il mixed media rendono sempre più labile il concetto di “opera originale”, limando i confini tra la citazione, lo sfruttamento della reference e l’appropriazione indebita del lavoro altrui. Se a questo aggiungiamo i diritti di vendita di un’opera fan-made contenente un soggetto coperto da diritto d’autore, il discorso si complica ulteriormente.

Nel frattempo, sui social non sono mancati i commenti di altri artisti di caratura internazionale, i quali hanno espresso apertamente il loro disappunto per la condotta di Suydam:

 

Bill Sienkiewicz – Solitamente, quando si omaggia un altro artista, lo spirito, l’amore e l’ironia – così come il rispetto implicito nei confronti del materiale di riferimento e del suo creatore – generano un senso di familiarità, di spirito di squadra, intenzioni e sentimenti positivi tra appassionati e autori. Non è questo il caso.

Dave Johnson – Per anni, ho pensato che Suydam fosse un pezzo di mer*a. Ha fatto carriera appropriandosi del lavoro di altri artisti senza accreditarli. E ora questo. Che vergogna.

Diana Greenhalgh – Al diavolo Suydam. Non comprate questa copertina. Davvero, non fatelo. Riconoscere a questo stron*o maggior successo implicherà che ancora più persone subiranno un furto da parte sua. Gli consentirà di farlo nuovamente in occasioni minori, quando nessuno sarà consapevole delle sue stron*ate. Anche se già la sua condotta durante le fiere è leggendaria, ca**o. Non reagite a questo articolo facendo finta di non vedere. Cliccate, leggete e osservate la sovrapposizione che dimostra come abbia fo**u*amente photoshoppato il lavoro di un altro artista e se ne sia appropriato. Che si fot*a, squallido trafficante scansafatiche.

 

 

 

 

Fonte: Bleeding Cool