Durante il tradizionale incontro DC Nation, tenutosi lo scorso weekend al Comic-Con International 2019, il Co-Publisher della DC Comics Dan DiDio ha colto l’occasione per parlare dei tanti cambiamenti in atto all’interno della casa editrice.

Con lui erano presenti sul palco gli sceneggiatori Cecil Castellucci (Batgirl), Jimmy Palmiotti (Freedom Fighters), Joshua Williamson (Batman/Superman) e i disegnatori Amanda Conner (Harley Quinn) e Greg Capullo (Batman).

 

 

DiDio ha candidamente ammesso: “Non sono più certo di sapere su cosa si basi questo business“, in riferimento alle lamentele riguardo alle variant cover e alle presunte manipolazione delle vendite all’interno di un mercato in continua metamorfosi; l’obiettivo, a suo dire, resta però quello di costruire un mondo di pubblicazioni che possa attingere linfa vitale dalla popolarità dei personaggi dei film, delle serie televisive e di altri media.

L’editore ha poi parlato della nuova suddivisione editoriale interna, della chiusura di etichette come la Vertigo e dell’apertura delle nuove, con il brand DC inserito nel nome di ognuna:

 

DiDio – Mi emoziona vedere che siete in cerca di storie young adult e middle grade, abbiamo una storia DC ognuno di voi. Se cercare un universo condiviso, c’è un fumetto che fa al caso vostro. Se volete dei prodotti creator-owned, pure.

 

Successivamente, Castellucci ha parlato di come abbia cambiato il suo approccio alla narrazione, scrivendo la versione più adulta di Batgirl, dopo essersi occupata per molto tempo delle avventure destinate a un pubblico adolescente:

 

Castellucci – Quando si scrive per lettori giovani, si trattano le prime cotte… le prime volte di ogni cosa… ma ci tenevo a raccontare anche altri tipi di storie. La cosa meravigliosa dell’Universo DC è avere a che fare con personaggi adulti che permettano di comunicare con la mia voce di autrice in modi differenti.

 

Batman: Last Knight on Earth #1, copertina di Greg Capullo

Capullo ha parlato dei toni maturi e dello scenario apocalittico di Batman: Last Knight on Earth, esplicitando come questi fattori abbiano cambiato il modo in cui disegna il protagonista: “Se stessi disegnando My Little Pony, lo stile che adotterei sarebbe molto diverso da quello che uso per Batman“. Williamson si è complimentato con lui per il lavoro svolto, in particolare per come viene introdotto Bane nel numero #2 della miniserie.

Il discorso di DiDio si è poi spostato sulla collaborazione con Walmart per produrre albi a fumetti extra-large da 100 pagine, spiegando che: “Se c’è un film o una serie TV in programmazione, vogliamo pubblicare qualcosa che non sia strettamente legato alla continuity.

A tal proposito, la Conner ha aggiunto che il suo lavoro su Wonder Woman ha rappresentato una vera sfida sotto il profilo creativo, dato che l’intero team all’opera ha dovuto cambiare approccio al personaggio, ma il risultato ha permesso di raggiungere un pubblico che, probabilmente, non frequenta le fumetterie.

Successivamente, Williamson ha parlato del suo lavoro su Batman/Superman, serie disegnata da David Marquez che nasce dagli eventi di Dark Night: Metal e Batman Who Laughs. Lo sceneggiatore ha specificato che il Batman che Ride sta infettando gli eroi anche perché vuole un Superman tutto per sé, dopo aver ucciso quello appartenente al suo mondo:

 

Williamson – Il Batman che Ride è andato in giro a infettare diversi personaggi per renderli come lui. Sta per uscire allo scoperto e braccare coloro che si sono nascosti nell’Universo DC… si nascondono tra le pagine delle serie che leggete… e quando verranno infettati, le cose si metteranno davvero male.

 

In più, Williamson ha poi bonariamente preso in giro DiDio dicendo che se avesse iniziato a parlare dei suoi piani per Year of the Villain, in particolare delle connessioni tra Batman/Superman e il Lex Luthor di Justice League, avrebbe sicuramente spoilerato tutto.

Castellucci ha parlato del nuovo nemico di Batgirl, che esordirà nel corso della sua gestione, e di come questi sia solo la punta dell’iceberg di ciò che ha in mente. La sceneggiatrice sta ancora cercando di capire come lavorare all’interno di una serie di prima fascia dell’Universo DC:

 

Castellucci – È il mio debutto nell’Universo DC, e avviene mentre è in atto un crossover. Sono parte di Year of the Villain e allo stesso tempo c’è questa cosa estremamente specifica che sto cercando di fare… ma ci sono anche tutti quei piccoli aspetti secondari… frammenti che vengono tolti dal tavolo… mi arrivano degli ordini… e le cose continuano a essermi portate via. Questi aspetti rendono tutto ciò davvero difficile, perché ti trovi in un universo condiviso, e i pezzi sono tutti in movimento.

Certo, Batgirl è un grande personaggio, ma non fa da motore propulsivo per altre storie. Tutti vogliono utilizzarla in modi differenti, e quando sei la sceneggiatrice del personaggio devi riuscire a gestire il tutto, facendo combaciare i pezzi del puzzle… Da un lato, come scrittrice, è una cosa davvero affascinante. D’altro canto, ti fa anche pensare: “Oh, mio dio, è così dura!

 

Restando in tema di macro-trame che coinvolgono più testate, Williamson ha difeso questo approccio nonostante possa effettivamente risultare confusionario; la collaborazione nell’apporto creativo è davvero intensa e gratificante, e rende le storie più accattivanti agli occhi dei lettori.

Sul finale, la Conner ha raccontato di quando, appena entrata nel settore, si ritrovò a disegnare i fumetti di Barbie per la Marvel, aggiungendo che nonostante avesse lavorato a titoli come Disney’s Gargoyles ci sia voluta Pro, scritto da Garth Ennis, per scrollarsi di dosso la nomea di disegnatrice della bambola:

 

Conner – Era qualcosa che ti succhiava via l’anima. Le cose che amo maggiormente disegnare sono le emozioni dei personaggi e il loro linguaggio del corpo, mentre lo spettro emozionale di Barbie va dal “piuttosto felice” a qualcosa di simile all’essere soddisfatta.

 

DiDio ha infine chiuso l’incontro chiedendo cosa i fan desidererebbero leggere di più. Dalla platea è stato proposto il revival della linea Milestone: “Ci stiamo lavorando su.

 

 

Fonte: CBR