Durante una conferenza tenutasi lo scorso weekend al Comic-Con International 2019, si sono riuniti diversi autori all’opera su titoli Black Label, la nuova etichetta “adulta” della DC Comics. John Romita Jr., Jeff Lemire, Scott Snyder, Greg Capullo e Kami Garcia sono stati moderati dall’Executive Editor Mark Doyle.

 

 

I fumettisti hanno esposto alla platea il loro approccio alla linea narrativa per un pubblico maturo, parlando di come ognuno di loro, a suo modo, punti a superare i confini e gli stilemi classici della storie di super eroi. L’incontro è stato innescato da Doyle, che ha definito Black Label “una possibilità per gli autori di raccontare storie che si differenzino dalla produzione mainstream dell’Universo DC”.

Snyder e Capullo hanno parlato della miniserie Batman: Last Knight on Earth, che rappresenta il loro addio al Cavaliere Oscuro:

 

Batman: Last Knight on Earth #1, copertina di Greg Capullo

Snyder – Ho iniziato a pensarci quando stavo lavorando ad Anno Zero. Buona parte della nostra run riguarda Batman che sostiene: “Ogni cosa che fai è importante“, mentre l’obiettivo di Joker è farti credere che niente di ciò che fai abbia senso. Ora il mondo sta dicendo a Batman quel che sosteneva Joker. La storia è ambientata quindici o vent’anni nel futuro, rispetto all’attuale Universo DC. È una specie di Odissea.

Capullo – Nella scena d’apertura c’è una testa di Joker parlante all’interno di una lanterna. È davvero troppo bella.

Snyder – Penso che Joker non sia più interessato a vincere su Batman. È molto cambiato e non sappiamo perché la sua testa sia finita in quella lanterna.

Il secondo numero, secondo me, è anche migliore del primo. Joker è il personaggio che più amo scrivere. È davvero tragico. Vorrebbe davvero porre rimedio a ciò che ha fatto.

 

Successivamente, il discorso si è spostato su Superman: Year One, storia firmata da Frank Miller e John Romita Jr., il quale ha commentato così le tavole del secondo numero mostrate da Doyle nel corso della conferenza, dove viene mostrato l’Azzurrone in viaggio verso Atlantide:

 

Romita Jr. – [Frank] è davvero emozionato. Era consapevole che avrei dato tutto e anche di più, e ne era entusiasta. Avrei potuto realizzare 260 pagine per il primo numero. Frank ama l’idea di decostruire ogni cosa. Tutto, dall’infanzia alla crescita. Come fermi un bullo se sei hai dei super poteri? Non puoi, altrimenti lo uccideresti.

Dovevo mantenere il conto delle pagine, perché altrimenti avrei continuato ancora e ancora. Ho svuotato molte cartucce d’inchiostro ed esaurito intere risme di fogli per stampare le reference. [Frank] mi manda delle frasi, e io realizzo trenta pagine.

 

 

Poi, Doyle ha interpellato Kami Garcia in merito al suo lavoro per Joker/Harley: Criminal Sanity, miniserie disegnata da Mike Mayhew e Mico Suayan, mostrando al pubblico alcune tavole a china del primo numero.

 

Joker/Harley: Criminal Sanity, copertina di Francesco Mattina

Garcia – Ho iniziato come autrice di romanzi. Ho avuto diverse conversazioni con il mio agente che sono iniziate più o meno così: “Non sarà roba per ragazzi“. Perciò, quando la DC mi ha contattata, avevo già una buona idea. Quando l’ho proposta, ho chiesto: Come costruireste un mostro? Cosa potrebbe portare un ragazzo a diventare un mostro e a trasformare qualcuno in Joker?

Volevo realizzare una schematizzazione realistica di come avrebbe potuto evolversi il personaggio. Questa cosa si fa creando un vero profilo. Lo abbiamo pensato come se fosse una persona reale. Come potrebbe trasformarsi nell’assassino anarchico che tutti conosciamo e amiamo? Non si trattava di qualcosa adatto a un pubblico giovane.

[Harley] ha dei trascorsi con lui. Quando era una specializzanda, la sua coinquilina venne uccisa dal Joker, perciò divenne ossessionata dal suo caso, voleva trovare la persona che aveva ucciso la sua amica e fargliela pagare. È una tipa oscura. È ossessionata da questa cosa in un modo decisamente poco sano. Poi, nel presente, hanno inizio gli omicidi.

Si è trattata di una vera sfida. Ho interpellato un consulente esperto in armi chimiche nel corpo dei Marine, che mi ha chiesto: “Devo sapere il motivo per cui stai scrivendo queste cose”. Credeva stessi realizzando un documento programmatico o qualcosa di simile.

Snyder – Questa storia sembra davvero fantastica.

Garcia – Forse giusto un po’ “oscura”!

 

Infine, Doyle ha chiesto a Jeff Lemire di parlare del suo lavoro su Joker: Killer Smile, realizzato con Andrea Sorrentino, e Questions: The Deaths of Vic Sage, disegnato da Denys Cowan e Bill Sienkiewicz:

 

Lemire – Ci siamo approcciati alla storia dal punto di vista opposto. La sua follia sembra essere qualcosa di molto concreto, ma allo stesso tempo è una specie di favola per bambini distorta.

 

Com’è noto, nella storia ci sarà un nuovo personaggio, il dottor Ben Arnell, brillante psichiatra che ha in cura il Joker e che rappresenterà il punto di vista dei lettori sul personaggio:

 

Un elemento di Gotham che non ho visto così di frequente è la periferia, così ho pensato: cosa succede interagisci con questo dottore? È il pensiero più terrificante che potessi avere. La situazione potrà sembrarvi familiare, ma il suo sviluppo non lo sarà. [Andrea] È un vero genio, ha portato il tutto verso nuove vette.

Lo scorso anno, a San Diego, ho fatto colazione con Dan DiDio. Gli ho detto che volevo misurarmi con Question. Amo l’intero viaggio che ha intrapreso come personaggio. Ma qual è il passo successivo? Che cos’è Question nel 2019? Così, abbiamo iniziato a parlarne: chi è il nemico perfetto per l’uomo senza volto? Un uomo che ne ha mille. In ogni vita, affronterà questo avversario.

 

 

 

Fonte: CBR