Mark Millar lancia un nuovo titolo del suo già ricchissimo serraglio di fumetti. L’etichetta Millarworld, ormai saldamente proprietà di Netflix ma pubblicata dalla Image Comics, a luglio accoglierà Space Bandits, come annunciato lo scorso aprile.

La serie, che si presenta già dal titolo con ovvie caratteristiche fantascientifiche, sarà disegnata da uno dei fuoriclasse italiani della matita; del resto, sapevamo che sarebbe stata questione di tempo perché Matteo Scalera attirasse altri sguardi importanti d’Oltreoceano, dopo il successo di Black Science.

Space Bandits, alla base di un progetto in lavorazione per il piccolo schermo, racconta le avventure di due criminali del cosmo: Thena Khole e Cody Blue. Ecco le dichiarazioni più interessanti di Millar:

 

Space Bandits #1, copertina di Matteo Scalera

Amo fare cose che non ho mai fatto prima, e penso sempre a progetti che divertano me per primo. Una storia su due grandiosi fuorilegge è stata raccontata splendidamente da Butch and Sanders, ma spostarla nello spazio e rendere i protagonisti due donne ti permette di raccontare una storia del tutto diversa, con il potenziale per una totale follia, ovviamente molto affascinante.

E poi siamo in un momento culturale entusiasmante, in cui non tutte le storie parlano di tizi bianchi sulla trentina. Nulla contro di loro, sono stato un bianco sulla trentina anche io, ma dal punto di vista creativo è come se tutti i film degli anni Novanta avessero avuto Tom Cruise come protagonista. Abbiamo sfruttato quel profilo demografico abbastanza nello scorso secolo, da Tarzan a Flash Gordon.

Mi piace l’idea che la cultura della Terra sia la migliore dell’universo e che tutti quanti ne siano appassionati, ma più ti addentri nel cosmo e più tardi è arrivata. All’inizio di Space Bandits scopriamo quanto ci hanno impiegato le mode anni Ottanta ad arrivare nello spazio. Ci hanno messo una vita ad arrivare nel Mid-West, quindi figuriamoci. Pertanto, ecco un progetto visivamente molto interessante e identificabile, perché il design è puro 1985.

Sharkey aveva un sapore molto anni Settanta, come un film di Don Siegel. Parlava di pianeti polverosi e cacciatori di taglie, con un protagonista della classe operaia. Space Bandits somiglia più a St. Elmo’s Fire, ma con un motore termonucleare. Vorrei che fosse per voi come quel film in VHS che da bambini non avevate i soldi per affittare e che i vostri genitori non vi hanno permesso di vedere perché sembrava troppo sconveniente.

 

Un progetto che, a sentire Millar, Netflix ha accolto con entusiasmo. L’unica indicazione che la casa di produzione ha per lo scozzese, nell’approvare i suoi progetti, è che lui incarichi il miglior disegnatore possibile per il progetto. La scelta è ricaduta su Matteo Scalera.

 

Non inseguo le super star, perché non necessariamente sono appropriate alla storia che racconteremo. Funziona come per il casting di un film. L’artista sbagliato può mandare tutto in vacca. Io scelgo in base alla qualità, e ammiro il lavoro di Matteo da anni. Siamo in contatto da cinque anni, ormai, e sono stato fortunato perché l’ho contattato proprio quando stava portando a termine il suo attuale, grande ed eccellente progetto, prima che firmasse un contratto con qualcun altro.

 

Millar definisce Space Bandits come uno di quei buddy movie che affollavano gli anni Ottanta con una coppia di amici in un’avventura, ma con due donne come leader e un uomo a fare da spalla. Un uomo di nome Viggo Lust, il personaggio più divertente che abbia mai scritto, dice lo sceneggiatore: mullet anni Ottanta, sempre ben vestito, un totale imbecille. Sono però Thena e Cody le vere star della narrazione.

 

Le storie sulla gente che segue le regole non sono molto interessanti. Quelle su chi le infrange sono spettacolari. Forse è perché nella vita vera ci preoccupiamo di cose futili come il rischio di parcheggiare nel posto sbagliato, quindi c’è un elemento di catarsi nelle storie di fuorilegge. Gli antieroi funzionano benissimo nella fantascienza. Questa storia ha una sorta di vibrazione alla Tarantino. Se qualcuno gli desse duecento milioni di dollari, secondo me, questo è il tipo di fantascienza che girerebbe.

Una delle due ragazze è il capo di una delle bande di ladri più toste della galassia che, nell’ultimo colpo, l’ha tradita e l’ha abbandonata, pensando fosse morta. L’altra era parte di una coppia alla Bonnie e Clyde, anche lei tradita dal partner. Collaboreranno per dare la caccia agli uomini che hanno fatto loro le scarpe. Detta così sembra una cosa folle solo a metà, ma fidatevi, lo è al cento percento. E poi c’è un terzo componente della squadra, che adoro. Una lucertola bianca telepatica che Cody porta sempre con sé. Sarà la Joe Pesci della serie.

 

C’è un’idea editoriale particolarissima che coinvolge le variant cover della serie. La prima è affidata ad Howard Chaykin. Le successive, che trovate nella gallery in coda all’articolo, sono nientemeno che di José Luis Garcia Lopez, Walt Simonson e Klaus Janson.

 

Una delle cose belle di lavorare per Netflix è che quei ragazzi sono entusiasti di ogni folle idea. Ho pensato che sarebbe stato carino creare una serie limitata di copertine, ma di renderle convenienti, a un prezzo basso. Saranno difficilissime da trovare e saranno pochissime, queste variant. I venditori troveranno tutti i dettagli dell’operazione presso Diamond. Ma abbiamo in serbo una folle idea promozionale che annunceremo nella settimana di debutto della serie.

 

Sul finale, Millar ha parlato anche di alcune novità riguardanti la serie TV che dovrebbe essere tratta da Magic Order. Il regista James Wan (Aquaman) sarà produttore esecutivo, accanto alla showrunner Lindsey Beer.

 

Wan è sempre stato l’obiettivo numero uno per il progetto. Credo sia il maestro moderno dell’orrore per eccellenza, anche se può trattare qualunque genere. Probabilmente è al momento il regista più costantemente di successo in giro e ha il tocco di Re Mida. Sono certo che funzionerà anche per Magic Order.

Lindsey era un’altra persona che volevamo fortemente nel team, perché tutti hanno adorato quel che ha fatto su Empress, e lei e il suo gruppo di scrittrici sono tra le firme più ammirate e apprezzate del momento. Ho consumato un rosario intero pregandola di salire a bordo.

Questo progetto significa molto per me, quindi volevo persone che lo avrebbero reso nella maniera migliore possibile. Nessuno è più entusiasta di me della cosa. Il fumetto è andato benissimo e le raccolte in volume hanno fatto il botto. I numeri di vendita in Europa sono appena arrivati e ci hanno spazzato via. Quindi credo che questo sarà un altro di quei casi in cui i pianeti si allineeranno nel modo giusto.

 

 

 

Fonti: Comic Book Resources | Newsarama