Star Wars #1, copertina di Howard Chaykin

Nessuno è mai perduto per sempre.” Le profetiche parole di un vecchio Luke Skywalker sembrano più adatte che mai a presentare l’ultima iniziativa Marvel riguardante la saga di Star Wars.

Se c’è un ciclo di avventure che poteva essere considerato morto e sepolto è quello della prima serie a fumetti realizzata dalla Casa delle Idee tra il 1977 e il 1983, all’epoca della trilogia originale, un ciclo che se dall’altro brillava per l’ingenuità e per l’entusiasmo di un universo fantastico nuovo e in rapida crescita, dall’altro si concedeva spesso incursioni nell’improbabile o nel pulp eccessivo, dai conigli parlanti a un Lando Calrissian travestito da Capitan Harlock.

Considerata “fuori canone” anche dal vecchio Universo Espanso dell’era Lucasfilm successiva ai film, quella run è tornato alla ribalta quando la Marvel, rispolverando per la prima volta l’etichetta Legends, ha deciso di dare una prosecuzione a quel ciclo con un ipotetico numero #108 che porti avanti e concluda le trame lasciate in sospeso all’epoca della chiusura della serie.

Con il titolo Forever Crimson, che richiama una pietra miliare della vecchia serie, il Crimson Forever del numero #50, la storia vedrà lo sceneggiatore Matthew Rosenberg (Uncanny X-Men) affiancato da un notevole parterre di artisti, che include Giuseppe Camuncoli, Cam Smith, Andrea Broccardo, Kerry Gammill, Ze Carlos, Jan Duursema, Stefano Landini, Luke Ross e Leonard Kirk.

Anche se i dettagli della trama sono gelosamente custoditi dalla Marvel, Rosenberg ha avuto modo di parlare di questo speciale incarico sulle pagine del sito ufficiale dell’editore:

 

Star Wars #108 One-Shot, copertina di Walter Simonson

I primi fumetti Marvel di Star Wars erano selvaggi in un modo davvero speciale. Sono Star Wars in tutto e per tutto, eppure c’è qualcosa di diverso. In essenza sono una serie di fantastiche avventure di fantascienza pulp.

Penso che sotto molto aspetti debbano molto ai vecchi fumetti di avventura, proprio come i film devono molto alle vecchie pellicole adventure. Man mano che l’universo di Star Wars si arricchiva di nuovi film, i fumetti si creavano una strada tutta loro. Costituivano una divertentissima “storia alternativa di Star Wars”, o almeno spesso questa era la sensazione. Inoltre, i talenti al lavoro su quegli albi, sia in termini di artistici che di scrittura, erano indiscutibili. Così tante leggende hanno messo mano a quei fumetti che è impossibile non considerarli grandiosi.

Il numero a cui mi ricollego, Crimson Forever, riesce in modo fantastico a raccontare una storia epica che sembra appartenere a un universo di Star Wars molto più vasto, ma allo stesso tempo fornendo un racconto autoconclusivo. Tra tutti i numeri della prima metà del ciclo, Crimson Forever è quello che mi sembra più un “film di Star Wars perduto”.

Della seconda metà ho invece adorato la direzione che la serie prese dopo Il ritorno dello Jedi. Stavano costruendo qualcosa di interessante con l’Alleanza dei Liberi Pianeti e la venuta dei Tof e dei Nagai. Avevano raccontato così tante storie ambientate nel corso della Guerra Civile Galattica, e ora che la guerra era finita avevamo l’occasione di vedere qualcosa di nuovo, una storia di ricostruzione. Non capita molto spesso di vederlo, né in Star Wars né nella narrativa in generale, ma è un tema che mi ha sempre affascinato. Che aspetto ha una galassia che si sforza di tornare a un’epoca di pace?

 

 

Fonte: Marvel