Ryan Stegman, intervistato sul sito ufficiale della Marvel, risponde a una serie di domande a uso e consumo dei fan, che lo stanno vedendo impegnato con costanza e grandi risultati sul fronte simbionti.

Il disegnatore è infatti il sodale di Donny Cates sulle pagine di Venom, serie che sta sorprendendo critica e pubblico, e prossimamente sull’evento Absolute Carnage:

 

Absolute Carnage #1, copertina di Ryan Stegman

Disegnare Venom è diverso da tutti gli altri miei lavori Marvel. Mi pare che ci sia, in questo caso, una sinergia creativa. Non che non mi sia mai successo con altri colleghi, ma mai con questa intensità, che coinvolge l’intero team, come se fossimo l’estensione gli uni degli altri. Donny manda la sceneggiatura e io posso immediatamente vederla quanta nella testa. Non so se sia dovuto al fatto che siamo sulla stessa lunghezza d’onda, magari va così semplicemente perché lui è bravissimo. Diciamo la prima, perché non voglio che si monti la testa.

Mi sento come se tutti e due fossimo disposti a fare da gregari, entrambi con un lato oscuro che ci permette di immedesimarci con Eddie Brock. Ci capiamo al volo, alla prima frase al telefono che ci scambiamo. Quando ci hanno offerto il lavoro, Donny mi ha chiamato per dirmi cosa avesse in mente e abbiamo chiacchierato. Era come se fossimo sempre stati vecchi amici, eppure ci conoscevamo appena.

Cosa strana. Se mi avessi dato una lista di potenziali personaggi da disegnare, prima dell’inizio della serie, non sarei stato entusiasta di Venom, ma in qualche modo, cominciato il lavoro, ho iniziato a pensare che fosse esattamente quel che faceva per me. Immagino che funzioni, che mi porti a esplorare un nuovo aspetto di me. E ora penso che forse sono più adatto all’horror di quanto pensassi.

Alcuni dei miei fumetti preferiti sono di argomento cosmico, ma non avrei mai pensato che Venom potesse diventare una serie che punta a questo genere. Penso però che questo vi dica qualcosa di Donny. Ha sempre voglia di raccontare la storia più grande e ambiziosa possibile. Siamo letteralmente volati nel reame cosmico, in maniera convinta. E adoro questo fatto: le storie a fumetti che preferisco sono quelle che hanno un’idea gigantesca alle spalle. O tonnellate di idee gigantesche.

 

 

 

Fonte: Marvel