Scott Snyder torna a parlare di Justice League. Sono di qualche giorno fa le sue dichiarazioni sul ritorno della JSA, atteso proprio sulle pagine della serie, la quale ha visto con il numero #25 la conclusione di Sixth Dimension, arco narrativo in cui gli eroi hanno dovuto affrontare una versione distorta di se stessi proveniente da un futuro alternativo per impedire la distruzione del multiverso ad opera di World Forger.

Scontri di proporzioni cosmiche continuano ad affastellarsi nelle trame, in previsione dell’evento che farà da culminazione ai piani di Snyder: Justice Doom War.

Ecco le dichiarazioni dello sceneggiatore sulla chiusura della storyline appena avvenuta.

 

Justice League #30, variant cover di Jay Anacleto

Sin dall’inizio ho dichiarato che la mia run durerà tra i quaranta e i cinquanta numeri. Siamo in tabella di marcia. Quindi siamo appena prima del secondo atto di tre, in cui gli eroi sono al punto più basso possibile. Questo è il momento precedente a quello in cui le cose andranno a rotoli e l’unico modo che hanno per vincere è affrontare quel che accadrà dal numero #30 in poi.

La storia si chiamerà Justice Doom War e durerà circa dieci numeri. Porterà la Legione del Destino, che comprende criminali da tutto l’Universo DC ma anche eroi, a combattere con la Justice League attraverso le ere DC. L’ipertempo diventerà operativo e collasserà. Sarà una delle più grandi storie di cui abbia mai fatto parte, anche se contenuta tutta nella nostra serie.

Il cuore della storyline appena chiusa è interrogarci sul motivo per cui la Justice League debba esistere come squadra anche se tutti i suoi membri sono incredibilmente potenti. La risposta non è il fatto che insieme siano fisicamente più potenti, anche se effettivamente lo sono. La ragione per cui si riuniscono è mostrata dal ciclo di storie in maniera più evidente di quanto abbiamo mai fatto. E il numero #25 è il mio preferito proprio per questo. Dice apertamente che esiste una Justice League perché gli eroi, assieme, sono in grado di immaginare cose cui non penserebbero singolarmente. Si aiutano a vedere oltre i limiti delle aspettative di ognuno.

Justice League #30, copertina di Francis Manapul

Superman non sarebbe in grado di vedere oltre l’oscurità senza le lanterne che Batman ha preparato per lui. Batman non saprebbe trovare una soluzione ai problemi del multiverso oltre i suggerimenti di World Forger. Sa che quest’ultimo ha ragione, ma sa anche che il suo amico Superman potrebbe essere in grado di mostrare un’altra via, quindi gli crea un percorso che glielo consenta.

La serie parla di questo, anche a livello molto personale, per quanto mi riguarda. I miei bambini stanno crescendo in un’epoca in cui ci sono problemi globali terrificanti e mi sembra che la situazione richieda una notevole quantità di unità e collaborazione, di immaginazione collettiva. La grande tentazione sarebbe quella di ignorarli, di vivere la vita nel presente e di limitarsi al proprio orticello. E questo è quello che fa Luthor. La serie parla di quel che i personaggi significano l’uno per l’altro a livello personale, ma anche di quel che significano per noi e del perché sopportino tutti quei guai. Agiscono nell’interesse dei compagni e del mondo intero. Ci vogliono aiutare a immaginare versioni migliori di noi stessi.

 

Snyder e Jorge Jimenez, disegnatore e soggettista dell’arco narrativo, hanno lavorato a stretto contatto. L’artista ha proposto gran parte delle idee della storia, che aveva in mente da tempo e che immaginava con Superman come protagonista. Una storia che mostra l’eroe nella sua tridimensionalità e che non sarebbe stata possibile senza l’apporto del disegnatore, che ha goduto di grande libertà creativa, in regime lavorativo quasi in stile Marvel.

 

Nel finale della storyline volevo dare ai lettori un senso di conclusione dell’arco, facendo sì che fosse leggibile da sé, ma anche fare in modo che portasse le cose al livello successivo. Specialmente perché World Forger si unisce alla squadra, alla fine. Inoltre, Aquaman fa un ritorno a sorpresa e Lex Luthor, di fatto, ha vinto: ha portato il mondo dalla propria parte. Il destino del Multiverso si sta delineando e Perpetua si staglia all’orizzonte. Tra poco, tutte queste situazioni esploderanno. Nei prossimi tre numeri vedremo tutti impegnati a evitare una guerra, in sostanza. Quantomeno la League. La Legione del Destino invece cresce per prepararsi al conflitto.

 

Centrali per i pieni futuri di Snyder saranno Man-Bat, Kyle Rayner e Guy Gardner. Lo sceneggiatore ha intenzione di regalare ai lettori della Justice League un’estate da ricordare, in cui gli eroi al loro meglio combatteranno in uno scenario epico i criminali al massimo della loro forza.

Non mancheranno all’appello nemmeno alcune delle figure più bizzarre della DC in assoluto, come Captain Carrot, i personaggi di Red Rain e Gotham by Gaslight. Come già dichiarato altrove, la Justice League dovrà reclutare membri da tutto il multiverso per fermare i piani megalomani di Lex Luthor.

 

Justice League #25, anteprima 01

Quel che gli eroi dovranno capire durante Justice Doom War è che, invece di cercare di fermare i malvagi usando le forze oscure che sono lo specchio delle loro armi, dovranno affidarsi ai propri poteri. Dovranno accedere ancor più alla Forza della Velocità, allo Spettro Emozionale e a tutte le loro fonti di energia. La storia ci mostrerà la battaglia tra un set di poteri e l’altro. E tutto collasserà assieme.

Gli antagonisti avranno un’evoluzione effettiva, dovranno decidere se stare o meno dalla parte di Luthor. E anche molti eroi saranno tentati di pensare che forse ha ragione lui, che l’unico modo per vincere sia trasformare il multiverso in un’arma e puntarla contro le entità che pretendono di giudicare l’Umanità. Questo è ciò che propone: lasciare che qualcuno ci giudichi e disintegri in quanto ci ritiene colpevoli dei guai universali e non degni. Perché non fare del multiverso una lancia e puntarla contro la loro testa? Una proposta che tenta.

Voglio che questa storia sia accessibile, che vi dia tutti i grandi concetti di un cartone animato della domenica mattina, ma in maniera adulta e raffinata e senza diventare oscura. Voglio attirarvi facendovi pensare di sapere già cosa vi aspetta. Iniziamo con il team classico che troviamo nelle serie animate, e poi c’è la Legione del Destino con la sua classica base nella palude. C’è la Sala della Giustizia. Sembra di vedere una puntata della serie dei Super Amici. Ma poi, quando vedete Vandal Savage morire, scoprire che il Muro della Fonte è distrutto e che il multiverso sta cambiando, sapete che stiamo facendo sul serio e che stiamo per cambiare il futuro dell’Universo DC.

I piani di Luthor e Brainiac sono mostruosi non perché la storia diventi un horror, ma perché voglio che sia emozionante e drammatica il più possibile. Voglio che, da lettori adulti, vi sentiate stimolati. Sembrerà stupido, ma voglio che le cose che amavate da bambini, come Voltron e i Transformers, diventino spettacolari anche ora, per voi e per i vostri figli. Questa è la gioia presente in molto di quel che succede al Cinema con questi eroi e personaggi, ed è anche il mio scopo attuale.

 

Justice League #25, anteprima 02

 

 

Fonte: Comic Book Resources