Una nuova infornata di domande poste dai fan degli X-Men e di risposte di Jordan D. White dalle pagine di Adventures in Poor Taste. Ecco quali sono le considerazioni e le esternazioni più interessanti di questa nuova occasione in cui l’editor delle testate mutanti soddisfa la curiosità dei lettori. A partire dalla sua storia d’amore preferita in ambito X-Men:

 

X-Men: Gold #30, anteprima 02

Jamie Madrox e Layla Miller. Fui davvero felicissimo quando riuscirono a far funzionare il loro rapporto, e molto contento di lasciarli in pace alla loro vita in fattoria al termine di X-Factor. I fan ci scrivevano per sapere quando li avremmo rivisti, me loe chiedevano alle convention. Domandavo loro se volessero rovinargli la festa. Se fossero tornati in scena, avrebbero passato un sacco di guai.

Ovviamente, poco dopo il mio abbandono degli X-Men, Madrox fu richiamato in campo e morì, il che portò alla fine dell’idillio e lasciò un bimbo senza padre. Sono felice che ora uno dei Madrox sia tornato, anche se non è il marito di Layla… e speravo di vederli interagire nei recenti numeri di Uncanny. Spero che questo nuovo Madrox sia in grado di restare sulla retta via ed entri nelle grazie di Layla.

Chi preferisco al fianco di Scott Summers? Tra Jean e Emma, Jean. So che Emma lo ama, non dico di no, e lui ha amato lei. Ma sapete cosa? Emma potrebbe avere di meglio. Non ho niente contro Scott, ma credo che ci siano altri in giro più adatti alla signora Frost. Qualcuno ha dei suggerimenti? E poi, chi ha detto che Scott deve per forza scegliere? Se Archie ha potuto uscire per tanti anni con due ragazze, perché non Scott? E poi, Jean e Emma potrebbero diventare protagoniste di una storia in cui sono migliori amiche in tutto, tranne che su questo. Sarebbe grandioso. Emma sarebbe Veronica, ovviamente.

X-Men: Gold #20, anteprima 01Le relazioni amorose sono ovviamente grandiose per le storie. Una parte integrante dei cinquanta e più anni degli X-Men è la componente soap opera. Se parliamo di quel che succede nel mondo reale e della gestione del gruppo… credo che anche in questo caso siano una cosa buona. Dobbiamo partire dal presupposto che gli X-Men non sono colleghi di lavoro ma una famiglia d’elezione. Il profondo affetto che c’è tra loro fa la differenza rispetto ad altri team, tipo gli Avengers. Loro sono colleghi, gli X-Men sono famiglia. Non che dovreste uscire con i vostri parenti, ma in un gruppo di amici così stretti e vicini, l’affetto può facilmente diventare amore. E la cosa va benissimo a tutti. Perché li spinge a lottare per questo amore, oltre che per le cause specifiche che si trovano di fronte. Li rende più forti.

Come per ogni altro elemento di trama, anche una storia d’amore è figlia dell’idea dello sceneggiatore e di un certo grado di collaborazione. Quindi lo scrittore è colui che suggerisce la sua nascita, ma ci sono stati decisamente dei casi in cui sono stato io a farlo. Come quando ho fatto notare che, in un corpo ringiovanito, Xavier era materiale da relazione per Jean. Tutti mi hanno detto che ero un uomo orrendo e non avrei mai più dovuto fare suggerimenti. Severi, ma giusti. Seriamente, credo che le relazioni più divertenti siano quelle che noi non pianifichiamo neppure, che nascono da una scintilla nell’interazione tra due personaggi, senza che nemmeno ce ne accorgiamo.

 

 

Fonte: Adventures in Poor Taste