I kanji, come molti di voi sapranno, sono i caratteri mutuati dagli ideogrammi cinesi e usati nella scrittura giapponese, insieme ai due alfabeti sillabici hiragana e katakana. Parliamo di svariate migliaia di simboli, anche se attualmente secondo il Ministero dell’Educazione Giapponese è sufficiente conoscerne 1.945 per rientrare nel livello culturale medio.

A questo numero impressionante di segni, che rappresentano solitamente la componente più ostica dello studio della lingua nipponica, se ne aggiungono costantemente di nuovi, come accade per qualsiasi altro idioma in cui sorgono neologismi legati a scoperte scientifiche, invenzioni, concetti innovativi, inediti o originali interpretazioni di elementi preesistenti.

Solo calligrafi professionisti, con riconosciuta esperienza e profonda conoscenza nella composizione dei kanji, sono ufficialmente qualificati a coniarne di nuovi. Quando tali esperti sono anche appassionati di manga e anime, potete immaginare quali interessanti risultati possano scaturire dallo loro fervida immaginazione.

Il sensei Monyaizumi, con vent’anni di mestiere alle spalle, ha così creato suggestivi kanji per diversi titoli e personaggi famosi di manga e anime; tra i suoi ultimi lavori risultano i singoli grafemi delle parole “Gundam”, “Zaku” ed “Evangelion”, i quali, se osservati nel loro complesso, ricordano effettivamente le fattezze dei relativi mecha ideati da Yoshiyuki Tomino e Hideaki Anno.

Cosa ne pensate?

 

 

 

 

 

 

Fonte: Grape