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Non è usuale per una bande dessinée pubblicata nei tradizionali cartonati francesi venire trasposta in un film d’animazione dopo soli tre volumi. Il fatto che Zombillenium abbia raggiunto questo straordinario traguardo è senza dubbio da imputare all’autore Arthur de Pins, nel cui curriculum troviamo anche la regia di alcuni cortometraggi animati e una serie televisiva co-prodotta con Disney.

Dopo aver costruito un universo narrativo ambientato in un parco di divertimento dell’orrore (buffo, considerando che il suo cortometraggio L’eau de Rose si svolge interamente a bordo di una ruota panoramica), Pins ha sfruttato questa opportunità per approfondire sul grande schermo aspetti del suo mondo che non avevano trovato spazio nelle storie a fumetti.

I titoli di testa raccontano le origini del parco, le circostanze in cui è stato fondato e come è stato costruito, per poi rivelare un po’ di più del passato dei personaggi.

Non trattandosi di un titolo non partico...