Eve Ewing torna a parlare della serie dedicata a Ironheart. Con il ritorno di Tony Stark nei panni di Iron Man, la giovane Riri Williams è libera di seguire liberamente il corso delle proprie avventure. La sceneggiatrice, ha risposto alle domande in merito di ComicBook.com.

Ecco cosa ha aggiunto a quel che già sappiamo dalle sue recenti dichiarazioni:

 

Ironheart #1, variant cover di Jen Bartel

Mio padre è disegnatore e caricaturista, e io ho sempre amato disegnare. Ho realizzato alcuni lavori, che però non sono mai stati pubblicati. Ad essere onesta, cresciuta leggendo fumetti di super eroi, non avevo praticamente mai pensato che ci fosse spazio anche per me, a livello professionale. Non avevo dei modelli a cui ispirarmi, che mi somigliassero o avessero le mie stesse origini. Ben poche donne nei comics, anche meno di colore. Quindi ho sempre pensato che, casomai, avrei potuto realizzare qualche fumetto underground.

Pensavo che il mondo dei fumetti fosse riservato ai ragazzi, ai miei amici, forse a quelli con cui uscivo. E pensavo fosse una cosa un po’ deprimente. Pensavo che fosse più probabile che diventassi un’astronauta, anche se non avevo alcuna attrazione per la scienza e la fisica. Ma c’era stata Mae Jemison, capite? Da giovane, percepivo la cosa come maggiormente possibile. Da grande, quando mi si è presentata questa possibilità, mi sono trovata sempre più entusiasta della cosa. Ho sempre studiato la scrittura a fumetti e ho trasferito quelle conoscenze in altre forme di narrativa.

Ho sempre consigliato a tutti di leggere Ivan Brunetti e Scott McCloud. Non importa in che senso vi interessi la scrittura. Ci sono dei principi di narrazione che valgono sempre e che tutti possiamo imparare.

In questo momento sto progettando storie fino al numero #12 di Ironheart. So dove voglio che vada la storia fino a quel punto e, attualmente, sto scrivendo la sceneggiatura dell’ottavo. In Ironheart #3 abbiamo assistito alla rivelazione dell’identità del villain, Midnight’s Fire. I vecchi fan della Marvel lo riconosceranno, se hanno letto le storie dei New Warriors negli anni Novanta. Penso che sia un personaggio davvero interessante, perfetto da mettere sul cammino di Riri per un sacco di motivi. Continuerà a tormentarla per un po’, in maniere non semplici da evitare e gestire.

 

La Ewing si dice entusiasta della possibilità di recuperare personaggi del passato, anche oscuri, e utilizzarli nella serie in maniera creativa, cercando di utilizzare figure che hanno un profilo anche psicologico interessante da confrontare con quello di Riri.

 

Il problema di Riri di fronte a Midnight’s Fire, ad esempio, è che lei non è granché nel corpo a corpo, ha sempre bisogno di mantenere le distanze: questo è il modo in cui è efficace. Cosa significa, per lei, lottare con un ninja di altissimo livello, che può praticamente teletrasportarsi nello spazio e vedere le tue azioni ancor prima che tu le compia? Anche solo a livello coreografico, è una situazione molto divertente.

 

Ewing ha parlato di Champions, scritto da Jim Zub, in cui compare Ironheart come parte della nuova formazione di giovani eroi Marvel. Senza mezzi termini, la sceneggiatrice ha definito la serie come una delle sue preferite ed è felice degli sviluppi che coinvolgono il suo personaggio. Dopodiché, ha parlato del suo impegno su Marvel Team-Up, previsto per questo mese, che vedrà una sua storia in cui Kamala Khan e Peter Parker faranno coppia.

 

Marvel Team-Up #1, copertina di Stefano Caselliz

Che onore incredibile poter scrivere questi due personaggi per cui ho un sacco di rispetto. Uno dei quali non è solo tra le figure più riconoscibili della Marvel, ma uno dei personaggi più iconici del mondo. Poter raccontare una storia di Spider-Man è fenomenale.

Ms. Marvel è diventata il personaggio preferito di un sacco di persone, pur essendo un nuovissimo, tiene testa per affetto a molti altri con molta più storia. E, come sapete, io amo i personaggi adolescenti. Credo che lei sia davvero incredibile. Quindi scrivere entrambi i personaggi è stato molto divertente.

La storia è abbastanza assurda. So che sono uscite già delle anteprime abbastanza rivelatrici, quindi posso raccontarne qualcosa. Peter e Kamala si scambiano i corpi. E quel che ne consegue è una serie di situazioni bizzarre, poiché entrambi si trovano con i poteri dell’altro. Vedere Kamala riportarci al modo in cui Peter si comportava da adolescente è interessante. Ci ricorda quel che significa essere un super eroe così giovane, che deve tenere in piedi scuola, famiglia e tutto il resto.

Entrambi dovranno abituarsi da capo ai poteri dell’altro. Immaginate, poi cosa significhi abitare il corpo di una persona che si trova in una posizione sociale, che ha una cultura e una personalità così diversa dalla propria. Si tratta di una vicenda leggera e divertente, un classico scambio di corpi che durerà tre numeri.

 

 

Fonte: ComicBook