Pare che il progetto, preannunciato lo scorso gennaio dallo scrittore di Scalped, sia scaturito da una divergenza artistica che i due sceneggiatori sono riusciti a girare a loro vantaggio:
Hallum – Io e Jason abbiamo parlato per anni di scrivere una storia insieme, ma le nostre sensibilità sono così diverse che non s’è mai presentata l’occasione. Lui aveva in mente quest’avventura di un ragazzino che nuotava attraverso le stelle, e io volevo trasformarlo in un camionista trasportatore di ghiaccio alla ricerca del figlio disperso nell’Artico. I nostri cervelli non si allineavano.
Invece di trovare un compromesso, abbiamo deciso che Stephen avrebbe potuto disegnare entrambe le storie in contemporanea. Sea of Stars è una zuppa cucinata da noi tre con tutti questi diversi ingredienti. È composto in parti uguali da Jack Kirby, Alla ricerca di Nemo e The Road, ma nello spazio. La metà realizzata da Jason è la spensierata avventura cosmica di un ragazzino. La mia metà è l’incubo fantascientifico di un padre. È la cosa più grande, strana e entusiasmante a cui abbia mai fatto parte.
Aaron – Questa è la storia di un padre e un figlio che vengono separati. Nei territori più selvaggi dello spazio. E da qui è diventato molto importante che la serie avesse due sceneggiatori, perché Io e Dennis abbiamo adottato due prospettive profondamente differenti della stessa avventura spaziale.
Mentre il ragazzino sente di aver ricevuto un meraviglioso potere che gli permette di nuotare felicemente tra le stelle assieme ad alcuni animali spaziali, il padre è da solo e combatte per la sua vita inoltrandosi nell’ambiente più inospitale e pericoloso che si possa immaginare. E poi c’è il problema del gigante mostro spaziale che sembra stranamente interessato al padre e al figlio.
Fonte: Deadline
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