Probabilmente è giunta l’ora di accettare un fatto. Avengers: Endgame non è un film. Somiglia a un film, lo siamo andati a vedere al cinema, lo andremo a rivedere in sala e lo riguarderemo su schermi più piccoli. Ma è un’altra cosa. Avengers: Endgame è la finale dei mondiali in cui tutti tifiamo per la stessa squadra, è il ritorno a casa da un viaggio lunghissimo quando hai vent’anni e non c’è nemmeno la possibilità che uno nella tua compagnia non ti piaccia, è quando torni in famiglia dopo sei mesi all’estero per lavoro. I Marvel Studios hanno costruito una serie e hanno lanciato una carica senza precedenti. Fatta di film, ma che si è conclusa con un’altra cosa. Ed è per questo che forse bisogna parlarne in termini leggermente diversi.

Che ci emozionassimo era scontato. Scontato come tanti degli elementi della trama, fortissimamente prevedibili. Alla sensibilità di ognuno stabilire quanto questo abbia contato nella valutazione della visione. Perché ...