Lone Wolf & Cub 1, copertina di Goseki Kojima

A pochi giorni dalla scomparsa di Monkey Punch, un altro grande lutto colpisce il mondo del Fumetto giapponese e la Nona Arte. All’età di ottantadue anni, lo scorso mercoledì ci ha lasciato Kazuo Koike, noto in tutto il mondo per essere l’autore del manga Lone Wolf & Cub. (Kozure Okami).

Il sensei è deceduto in ospedale dove era in cura per una polmonite, la stessa malattia che ci ha portato via l’11 aprile scorso il creatore di Lupin III.

Alla morte di Punch, un Koike profondamente commosso aveva ricordato tramite Twitter la sana rivalità che esisteva tra loro quarant’anni prima sulle pagine di Weekly Manga Action, la rivista edita da Futabasha che ospitava sia Lupin III che Lone Wolf & Cub. Sotto lo pseudonimo di Keigo Ozuka, Koike aveva scritto per le tavole del collega la miniserie Secretary Bird, uscita sempre su Manga Action nel settembre del 1970.

Kazuo Koike è nato l’8 maggio del 1936 nella prefettura di Akita. Nel 1972, Koike aveva fondato lo Studio Ship, poi divenuto la Koike Shoin Corporation, e sempre su sua iniziativa è nata nel 1977 la Koike Gekiga Sonjuku, una scuola di formazione per futuri mangaka. Dal 2000, il maestro ha inoltre insegnato presso l’Università delle Arti di Osaka. Il geniale autore ha scritto anche romanzi e sceneggiature per il Cinema, la Televisione, il Teatro e testi di canzoni.

Il titolo che più è legato al nome di Koike è certamente uno dei capisaldi del genere chambara, ossia il succitato Lone Wolf & Cub (1970), trasposto in sei film live action, una serie televisiva e quattro spettacoli teatrali. L’opera, pubblicata in Italia da Planet Manga, inaugura il fruttuoso sodalizio con l’indimenticabile artista Goseki Kojima (3 novembre 1928 – 5 gennaio 2000), con il quale firmerà in seguito Samurai Executioner (Kodansha, 1972, attualmente in corso per Goen) e Hanzo, la via dell’assassino (Koike Shoin, 1978, parzialmente edito da Planeta DeAgostini).

Tra la vastissima produzione di Koike ci sono almeno altre due pietre miliari del Fumetto giapponese, realizzate con altrettanti mostri sacri: Lady Snowblood (Kadokawa, 1972, J-POP), il seinen illustrato da Kazuo Kamimura (7 marzo 1940 – 11 gennaio 1986) che ha ispirato Quentin Tarantino per Kill Bill; e Crying Freeman, disegnato da Ryoichi Ikegami (Shogakukan, 1986, riproposto in questi mesi da J-POP).

L’ultimo lavoro di Koike, in coppia con Miki Fujita, si intitola Koike Kazuo no Manga e si è concluso nel marzo dello scorso anno su Champion RED, magazine nipponico edito da Akita Shoten.

 

 

Fonte: Anime News Network