Vi abbiamo già parlato di X-Tremists, miniserie parte del progetto Age of X-Man che racconta la storia di alcuni dei mutanti che vivono nell’utopia creata dal quasi onnipotente Nate Grey, nella quale la razza degli homo superior si trova nel proprio contesto ideale, fatto di pace, ammirazione e sostanziale dominio. Il prezzo di tutto ciò? Niente amore.

I protagonisti di questa particolarissima avventura – Psylocke, Blob, l’Uomo Ghiaccio, JubileeMoneta e Northstar – devono, manco a dirlo, impedire che nascano rapporti sessuali o romantici tra le persone.

Sulle pagine del sito ufficiale della Marvel sono comparse le seguenti dichiarazioni di Leah Williams, sceneggiatrice del titolo, e del disegnatore Georges Jeanty:

 

Age of X-Man: The X-Tremists #1, copertina di Rahzzah

Williams – In termini di creazione dell’universo, questi personaggi stanno assieme perché il cervello di Nate Grey ha assegnato loro un certo ruolo nella sua utopia sociale. In termini di scrittura, il gruppo nasce da una mia discussione con Jordan White [editor delle serie mutanti – NdR] su chi fosse disponibile e dal mio entusiasmo nel sentirmi fare i nomi di questi personaggi. Avere la possibilità di scriverli tutti assieme in questo folle scenario è davvero grandioso.

Jeanty – Quando mi è piovuto addosso questo progetto, sono stato felicissimo. Ho disegnato più volte alcuni X-Men nella mia carriera, ma mai un loro fumetto di gruppo. Sono felice di avere finalmente questa occasione e spero di far felici voi lettori.

Williams – L’odio e il disprezzo sono quelle cose che subentrano quando si lascia l’amore a marcire. Se si riduce la maggior parte dei conflitti ai loro elementi di base, si scopre che c’è sempre l’amore o una sua inversione completa alla loro base. L’amore è la variabile che, in molti modi, apre la strada al conflitto in questa società apparentemente perfetta. Perché l’amore è proibito in tutte le sue forme, non solo quella romantica.

Jeanty – Non dirò molto a riguardo, ma consiglio di rileggervi i romanzi di Orwell. L’utopia, come concetto narrativo, negli ultimi cinquant’anni di narrativa, ha spesso assunto un valore ironico. E questo caso non fa eccezione. Gli X-Tremists sono qui per servire e proteggere… per proteggervi anche da voi stessi, se serve.

 

La Williams ha parlato della difficoltà di scrivere una storia ambientata in un paradiso in cui l’amore sia proibito. Questa difficoltà si manifesta nella storia, che vede gli X-Tremists, che comprendono due personaggi gay nell’Universo Marvel, trovarsi privi della libertà di espressione emotiva. Sono passati da una difficoltà a un’altra. Il mondo, per loro, è un posto complicato per tanti motivi.

 

X-Tremists #1, anteprima 01

Williams – Il Dipartimento X, che è il vero nome del team, è una delle componenti più “sveglie” del mondo in cui ci troviamo, perché è la parte che attivamente lavora nelle ombre per eliminare tutte le imperfezioni possibili dalla società. Sono gli unici che si sobbarcano questo peso e che non possono, quindi, abitare l’utopia mondiale come fanno gli altri X-Men. Il che li rende dei cattivi agli occhi di tutti gli altri.

Jeanty – Il design dei costumi di Rahzzah ha preso ispirazione dalle divise della Germania nazista. I personaggi hanno un look molto pratico e militaresco. Trovo interessante che due dei più noti personaggi gay della Marvel siano parte di una forza militare di repressione.

Williams – Sono personalmente vittima di un’ossessione per i telepati della Marvel. mi piace il potenziale quasi infinito dei loro poteri. Ci penso molto spesso. La possibilità di piegare la realtà, i sogni e le memorie altrui è affascinante. Credo che ognuno abbia un suo stile molto personale di telepatia, in accordo con la propria personalità, e trovo interessante che sia influenzato dallo sguardo e dalla prospettiva con cui osserva i pensieri degli altri, dalle singole visioni del mondo.

Jeanty – Da disegnatore sono sempre entusiasta di mostrare i poteri dei personaggi in maniera visiva. Ho sempre pensato, per questo, che Jean Grey e il Professor X fossero i due mutanti più complicati da disegnare, perché i loro poteri sono interiori, invisibili.

Questa serie è molto diversa dai fumetti sugli X-Men a cui siete abituati. Qui tentiamo di dire apertamente qualcosa non solo sulla razza mutante, ma sul modo in cui essa sia uno specchio della nostra società. In fin dei conti, a prescindere dalle nostre abilità particolari, noi uomini siamo fatti tutti alla stessa maniera, siamo tutti uguali. Gli X-Tremists vivono nel tentativo di dissezionare questo concetto.

 

X-Tremists #1, anteprima 02

 

 

Fonte: Marvel