A luglio dell’anno scorso, Jeff Lemire e Dustin Nguyen hanno annunciato il loro nuovo progetto assieme. Il titolo della nuova serie Image Comics che debuttarà negli Stati Uniti il 24 aprile prossimo è Ascender e l’assonanza non vi sta ingannando: i due tornano all’universo narrativo fantascientifico di Descender (edito in Italia da BAO Publishing), con una nuova storia che si concentrerà sul personaggio di Mila, la figlia di Andy ed Effie.

In un mondo in cui la magia ha rimpiazzato la scienza come conoscenza fondamentale e forza operativa della galassia, una società matriarcale di vampiri ha preso il sopravvento. Mila sarà costretta ad uscire dall’ombra in cui si è nascosta per anni, con suo padre Andy e il robot Bandit a fianco.

Lemire e Nguyen hanno rilasciato alcune dichiarazioni in merito, rispondendo alle domande di Newsarama:

 

Ascender #1, copertina di Dustin Nguyen

Lemire – Quel che è successo nei dieci anni di salto dal finale di Descender è una delle rivelazioni fondamentali della storia. Ma parlando in generale ogni forma di tecnologia è stata messa fuori legge da quando gli Harvester hanno attaccato, nel finale della serie, e hanno portato con sé tutti i robot in luoghi sconosciuti. Questo ha lasciato un grande vuoto di potere nella galassia ed è allora che la magia ha reclamato l’universo. Il mondo in cui entriamo con Ascender #1 è familiare ma completamente diverso allo stesso tempo.

Siamo assolutamente di fronte a un seguito, non a uno spin-off. Molti del cast originale saranno parte di questa storia, che è il nuovo capitolo di una grande saga. Parte del divertimento sarà vedere quanto i volti familiari di Descender siano cambiati nei dieci anni in cui non li abbiamo visti. E, ovviamente, non tutti loro sono vivi. Vedremo anche molti nuovi personaggi.

Nguyen – Avevo voglia di mostrare a tutti qualcosa di spaventoso e bizzarro, di più organico. A livello di colori, troverete molti più toni della carne, della terra. Era qualcosa che desideravo da un po’. Amo disegnare la tecnologia e il cosmo, ma ora che stiamo espandendo il nostro mondo verso l’horror vedrete un sacco di cose nuove.

Lemire – Questa nuova fase è nata attorno al numero #24 o #25 di Descender. All’epoca, avevo un finale in mente, ma più ci avvicinavamo e meno mi soddisfaceva. All’epoca, realizzammo anche un numero singolo in cui Driller atterra su un pianeta paludoso in cui c’erano vampiri e magia. Doveva essere solo una storia divertente, ma finì per partorire questo nuovo e lungo capitolo, mi mostrò una nuova strada da esplorare in questo universo narrativo, su cui io e Dustin avevamo tanto investito.

Questa storia è fatta tutta di nuove idee, di nuovi giocattoli con cui divertirsi. Credo che entrambi ci sentiamo di aver detto tutto quello che potevamo con Descender, tranne dare una vera fine al percorso di molti personaggi. Questa è una possibilità di esplorare nuovi concetti che non potevano trovare spazio in Descender.

Ascender #2, copertina di Dustin Nguyen

Nguyen – Io e Jeff abbiamo sviluppato le cose in maniera molto organica e collaborativa. Abbiamo sempre costruito tutto quanto da zero partendo dal basso e non ci sono stati grandi problemi della realizzazione del design. Poche regole. Creiamo tutto quanto con l’andare della storia.

Lemire – Il mio lavoro con Dustin è stato il primo caso in cui non disegnavo le mie storie su progetti indipendenti e lui si è rivelato il miglior collega possibile. Abbiamo una sensibilità molto simile, ma lui ha un approccio alle vignette e alle tavole molto diverso dal mio, il che mi ha aperto la strada a sperimentare con nuove idee e direzioni.

Nguyen – Lavorare con Jeff ha cambiato il modo in cui voglio raccontare. Essendo lui anche un disegnatore che sa come si studia una pagina per darle il giusto ritmo, mi ha insegnato come prendermi il mio tempo e fare in modo che ogni tavola abbia un suo peso. Io imparo sempre per tentativi ed errori, e avere Jeff al mio fianco, super aperto a ogni sperimentazione, mi ha dato più fiducia. Ogni volta che mi manda una nuova sceneggiatura, mi sembra di avere un’altra occasione per migliorarmi. La libertà che abbiamo nelle nostre storie mi ha concesso di provare cose impossibili per una serie mainstream.

 

 

 

Fonte: Newsarama