Nelle scorse settimane, abbiamo incontrato per voi gli artisti del settimo numero di Wondercity. Oggi diamo il via a una serie di interviste con le firme che si occuperanno dell’ottavo, l’ultimo della prima stagione, che vi ricordiamo sarà disponibile a Lucca Comics & Games 2019 per Tatai Lab.

Si comincia con Giulia Lomurno, artista che ha studiato alla Scuola del Fumetto di Milano per poi lavorare per numerose aziende e piccole case editrici, sia italiane che estere; recentemente ha disegnato il webcomic Good Knights e il fumetto Brothel Bros., pubblicato da Potpourri Comics.

Ecco la nostra chiacchierata con lei, all’interno della quale trovate due tavole in esclusiva di Wondercity 8:

 

Ciao, Giulia! Vuoi presentarti ai lettori di BadComics.it?

Ciao a tutti! Sono Giulia Lomurno, classe ‘90, di Milano (ma genovese di sangue), e disegno fumetti e illustrazioni da quando ho finito la Scuola del Fumetto. Ho lavorato e sto lavorando a tanti bellissimi progetti, e prestare la mia matita (e penna digitale) per “Wondercity” è il coronamento di un mio sogno personale!

Conoscevi il fumetto prima che Tatai Lab decidesse di rilanciarlo? Ti è stato in qualche modo di ispirazione per trovare il tuo stile di disegno? 

Penso di essere stata tra le (purtroppo) poche persone ad averlo seguito nelle sue prime pubblicazioni, quando ero ragazzina, ed è stata sicuramente una delle mie serie preferite… Il fatto che ora ritorni in grande stile e che io sia arrivata a lavorarci è bellissimo!

Inoltre, “Wondercity” è stata una delle basilari fonti di ispirazione per il mio stile di disegno cartoony. Turconi è sempre stato un maestro di dinamica e design. Amavo le storie avventurose e dieselpunk di Gualdoni, che ho la fortuna di avere come saggio mentore da anni (grazie Giovanni!), e i colori intensi di Tenderini, che con Tatai Lab sta facendo miracoli! Mi sento fortunatissima.

Secondo te, cosa rende “Wondercity” davvero “wonderful”?

Fa le cose in grande! Grandi avventure, grandi minacce, grandi emozioni… Il tutto in una cornice storica-fantascientifica con elementi sovrannaturali! C’è di tutto per tutti. In più, è una serie capace di gestire toni opposti tra loro senza stonature: accosta fatti storici con invenzione, comicità con dramma, temi seri con assurdità, e ovviamente storie adulte con stile cartoony! Wonderful davvero.

Cos’hai pensato non appena hai letto la sceneggiatura del tuo numero di “Wondercity”?

“Che forza!!!”. Figuratevi: da fan, avere il privilegio di disegnare il finale della prima serie (e sapere come finisce in anteprima) è pazzesco. Succede di tutto, ma non posso dire di più o faccio spoiler!

Quale ambientazione ti piace di più disegnare o colorare? E qual è quella che ti crea più difficoltà?

Con questo genere di storie sono a cavallo, perché da nerd della Storia quale sono mi diverto molto di più a disegnare ambientazioni passate che quelle presenti! Senza dimenticare che posso contare su un mucchio di accurati studi e schizzi di Turconi come riferimento, anche per cose su cui sono meno pratica come i macchinari e i mezzi di trasporto (forse non ho un occhio molto tecnico!).

C’è qualche personaggio a cui ti senti affine? E se sì, quale?

Bella domanda, ce ne sono tanti! Ammetto che ho un debole per Erik (una sorpresa per nessuno che mi conosca, visto la mia lunga lista di preferiti di dubbia reputazione), ma come affinità devo dire Roary: cerca di essere la versione migliore di se stessa, tra alti e bassi, e di difendere i suoi cari e i suoi ideali in un mondo sempre più difficile. È una sfida che vivono in tanti.

Cosa pensi di questa nuova edizione? Temi il peso del confronto o, al contrario, ti emoziona?

Come ha già detto, non potrei essere più contenta della rinascita di “Wondercity”, e spero sia un’avventura che duri a lungo appassionando tanta gente quanto ha appassionato me! Ed essere parte del “Wonder Team” non può che aggiungere ancora più carica… ne vedrete delle belle!