Jason Aaron è l’ospite di Comic Book Resources, che lo interroga sull’attesissimo megaevento War of the Realms, culminazione di quasi sei anni di storie dello sceneggiatore sul personaggio di Thor. Aprile è meno distante di quanto sembri, e la Guerra dei Reami si prepara a invadere la Terra.

Il conflitto epico e mitologico sta per raggiungere una Midgard tecnologicamente avanzata e ipermoderna:

 

War of the Realms, mappa delle rune

Essere finalmente giunto a questa fase della storia è una soddisfazione, ma è anche una sensazione agrodolce perché significa che sono quasi al termine della mia run sul personaggio di Thor. Per tutto questo tempo, ho costruito per giungere a questa storia in particolare, iniziata come un grande ciclo sul Figlio di Odino. Poi, a una delle nostre riunioni editoriali, Tom Brevoort suggerì di rendere il mio progetto un vero e proprio grande evento. L’ampiezza di prospettiva c’era già, i binari erano posati. Era solo questione di capire come organizzare le cose.

La storia è da sempre pensata come una grande epopea che coinvolge molti personaggi, ma farla diventare editorialmente un evento mi è stata data l’opportunità di dare ruoli più ampi a personaggi come Punisher e Daredevil. Cosa entusiasmante. Thor rimane sempre al centro delle cose, tuttavia. Semplicemente, il panorama attorno a lui è più esteso, per come viene presentato. Jane Foster, Freyja, Loki, Odino e molti altri personaggi saranno coinvolti in maniera maggiore.

Non ci sarà bisogno di leggere gli ultimi sei anni di storie per comprendere il ruolo di Thor in tutto questo. Ho progettato e costruito le premesse di questa invasione nel tempo, ma l’incidente scatenante sarà raccontato nel primo numero di War of the Realms. Questa fase della vicenda ha inizio nel momento in cui un gruppo di mostri spaventosi e oltremondani si presentano a New York, quindi potete partire da quel punto, anche se non sapete cosa è successo nei singoli reami negli ultimi anni.

Ci saranno cose molto divertenti su Punisher, nella storia. per me è divertente metterlo in situazioni così enormi, perché è come un pesce fuor d’acqua e amo la sua prospettiva sul mondo e il modo in cui interagisce con i personaggi. Lui e Wolverine assieme per la prima volta sotto le mie mani sono stati una bomba. Ed è stato molto divertente rivedere la dinamica tra Frank e Doctor Strange che avevo creato in Original Sin. Poi non vedevamo Wolverine in mezzo a questi eventi epocali da tempo, quindi è bello riaverlo con noi.

 

Aaron parla di War of the Realm come di una battaglia alla Tolkien che avviene fra le strade di Manhattan, un evento che fa crollare i confini, che mette Cap a fianco di cavalieri su destrieri alati. Far sì che elementi delle storie di Thor invadano le vite di altri personaggi dell’Universo Marvel è una grande soddisfazione. E tra loro ci sarà una presenza importante dei Fantastici Quattro, a proposito di ritorni. L’assenza di tanti mutanti è invece dettata dal fatto che il mondo degli X-Men è già sottosopra per altre ragioni. Wolverine sarà uno dei pochi rappresentanti.

 

Tra i cattivi, è molto importante Dario Agger, che ha avuto un ruolo nella maggior parte dei guai di Thor degli ultimi anni. Ha venduto Midgard a Malekith e alla sua armata d’invasione, quindi lo vedremo eccome. Vedremo il sindaco Fisk, ma non nella serie principale. Quel che lui e altri criminali Marvel pensano di questa invasione sarà svelato, ma non nella storyline centrale dell’evento. Sfortunatamente non c’era spazio per tutti. Mi avvicino alla fine dei lavori e ogni numero è composto di quaranta pagine.

La guerra imperverserà su tutto il pianeta. Noi cercheremo di mostrarvene quanta più possibile. Ci sono storie che riguardano alcuni personaggi specifici con missioni molto particolari e che lasciamo a degli splendidi tie-in che puntano l’attenzione su singoli aspetti della guerra, ad esempio sui goblin del fuoco che invadono Shanghai, sui troll in Australia e gli elfi oscuri in Europa.

 

Se tutto andrà bene, la miniserie portante di War of the Realms sarà interamente disegnata da Russell Dauterman, artista che ha avuto in mano, in coppia con Aaron, le sorti della Potente Thor negli ultimi anni e che ha iniziato a lavorare all’evento molto in anticipo per fare in modo che potesse essere stilisticamente del tutto coerente.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources