Sina Grace e Nathan Stockman ai microfoni del sito ufficiale della Marvel per parlare di Uncanny X-Men: Winter’s End, speciale legato al rilancio della storica testata mutante e incentrato sul destino di Bobby Drake, alias l’Uomo Ghiaccio, recentemente protagonista di una serie regolare e una miniserie.

L’albo arriverà nelle librerie americane il 27 febbraio, ed ecco come ne hanno parlato i componenti del team creativo:

 

Uncanny X-Men: Winter's End, copertina di Javier Garron

Grace – Si tratta di un’eccitante storia che segue il tentativo di Bobby Drake di festeggiare il proprio compleanno. In pieno stile Marvel, tutto va storto. Un Uomo Ghiaccio dal futuro ha viaggiato fino al presente per evitare una catastrofe di cui si sente responsabile. Il compleanno di Bobby sarà pieno di ospiti a sorpresa. O meglio, uno in particolare che vi sorprenderà molto.

Stockman – Il Bobby del futuro, anche noto come il Maestro del Ghiaccio, è la stessa versione che abbiamo visto in X-Men: La Battaglia dell’Atomo, qualche anno fa. Abbiamo mantenuto il suo look uguale ad allora. Un design riconoscibilissimo che racconta immediatamente come il Bobby del futuro ne abbia viste e passate davvero parecchie.

Grace – Il Maestro del Ghiaccio è una versione serissima e un po’ alla Gandalf di Bobby, quindi ero entusiasta di esaminare le ragioni per cui questo tizio sia diventato così duro e rigido, cosa possa aver fatto di così terribile da rimpiangerla per tanto tempo e spingerlo a tornare nel passato a impedirla. Il problema più grosso è stato farmi un’idea del mondo da cui proviene e capire quanto oscuro sia diventato.

Quando Brian Bendis lo creò, il futuro del Maestro del Ghiaccio sembrava sull’orlo di una totale estinzione mutante. Nei numeri di Doctor Strange che Nathan ha disegnato, somigliava a un generico futuro distopico. Una cosa divertente è stata gestire i poteri dei due Bobby: mi sentivo davvero del tutto senza freni e ci siamo goduti la sfida tra due mutanti di livello Omega.

 

Dal giovane, ingenuo e spensierato Uomo Ghiaccio trascinato fuori dal suo tempo, che ha vissuto nell’Universo Marvel fino a pochi mesi fa, al Maestro del Ghiaccio nichilista e disilluso il passo è grande. Il Bobby del presente si confronta con possibilità e parti di sé molto distanti tra loro.

 

Stockman – Io adoro i golem di ghiaccio che Bobby crea ogni tanto. Poter dare vita al proprio esercito di pupazzi di neve giganti è davvero un potere fighissimo. Credo che siano la cosa che ho preferito disegnare. Giganti congelati grandi come tronchi. Puro divertimento fumettistico!

 

Grace confessa di aver voluto applicare la metafora dei mutanti ad altri aspetti dell’identità personale. Lo sceneggiatore è omosessuale e ha guidato Bobby nel suo coming out e processo di accettazione del proprio orientamento affettivo e romantico. Nella storia compare inoltre Shade, il primo super eroe drag queen di sempre, apparso in Iceman #4.

 

Grace – Essere gay, per me, significa celebrare e proteggere quel che c’è di unico e di bellissimo dentro di noi. Travestirsi è un modo splendido per esplorare la propria identità di genere e la propria personalità. Ecco perché ho immaginato una drag queen come maestro di cerimonie dell’Orgoglio Mutante, un personaggio di nome Shade.

Stockman – Incredibile la quantità di fan art che il personaggio di Shade ha generato. E poco dopo il suo debutto c’erano già dei cosplayer. Quando Sina mi ha mandato il progetto visivo per lei, sapevo che aveva colto nel segno.

 

Grace e Stockman hanno ormai firmato molte storie di Uomo ghiaccio assieme e hanno sviluppato sin da subito un ottimo feeling lavorativo, improntato sulla fiducia reciproca. di cui entrambi sono entusiasti. Una collaborazione che ha fruttato loro e al precedente ciclo di storie di Uomo Ghiaccio una nomination come Miglior Fumetto ai GLAADGay & Lesbian Alliance Against Defamation Awards.

 

Grace – Sono super felice della nomination. Avere una grande organizzazione che riconosce il tuo lavoro è sempre una gioia. I nostri concorrenti sono davvero notevoli, quindi sarò felicissimo anche nel caso in cui non ricevessimo il premio. Bobby probabilmente, se premiato, lascerebbe a uno dei suoi golem un discorso piuttosto banale. Shade invece sarebbe entusiasta di partecipare alla cerimonia.

 

 

 

Fonte: Marvel