Sembra strano che My Hero Academia, iniziato con la formazione di Izuku Midoriya da parte di Allmight e strutturato su lezioni scolastiche, possa avere il consueto arco narrativo di addestramento presente nella maggior parte degli shonen manga. Eppure, correndo il rischio di cadere nella ripetitività, è ciò che Kohei Horikoshi decide di fare non appena terminato il Festival dello sport. O almeno, quello che riesce a farci credere.
È infatti giunto il momento per gli studenti della Classe 1-A di sottoporsi a un tirocinio, dopo che ognuno ha scelto per sé un nome da Hero. È interessante che ogni ragazzo opti per un incarico differente; potrebbe essere l’occasione per approfondire le singolarità di ognuno, ma l’autore preferisce aprire solo qualche spiraglio sui comprimari e concentrarsi sul protagonista (l’anime rimedierà parzialmente con uno dei rarissimi episodi filler).
Izuku si ritrova allievo di Gran Torino, ex insegnante di Allmight e figura stereotipica: ricalca...
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.