Rob Liefeld continua ad essere l’autore più chiacchierato delle ultime settimane, per quanto riguarda il mondo del Fumetto americano. Questa volta è Entertainment Weekly a interpellarlo e a rivolgergli alcune domande e con buone ragioni.

La notizia è che la Marvel gli ha affidato la creazione di un nuovo personaggio, di nome Major X, che si muoverà nel fitto sottobosco mutante. Ecco a cosa faceva riferimento quello schizzo di un casco da battaglia diffuso pochi giorni fa; probabilmente abbiamo individuato il fantomatico “crossover” su sui era all’opera nelle scorse settimane. Major X è rosso e nero, è armato di pistole, ha delle armi appese alla schiena. Se vi ricorda qualcuno, siamo pronti a scommettere che sia Deadpool.

Volete saperne di più? Ecco le dichiarazioni di Liefeld in merito.

 

Major X #1, copertina di Rob Liefeld

So come comportarmi quando si tratta di creare un buon look per un nuovo personaggio, e ne vado orgoglioso. Mi sono fatto un nome in questo settore proprio dando vita a nuovi personaggi. E mi era necessario: avevo per le mani una serie che aveva bisogno di una scossa e gliela diedi. E, all’epoca, cambiammo la cultura del Fumetto. Ma l’opportunità di aggiungere un po’ di giocattoli allo scatolone degli X-Men non mi emoziona meno di allora.

Per me, gli X-Men hanno sempre vissuto di grandi idee, folli idee. Quindi ho pensato di puntare in alto. Major X introduce un nuovo personaggio che certamente mescolerà parecchio le carte nel mondo mutante. Viene da un altro piano della realtà, chiamato X-istence, una specie di Shanghri-La per mutanti, un paradiso sicuro e tranquillo in cui vivono da tempo in pace e armonia. I mutanti vi si sono rifugiati in seguito a una tragedia che ha quasi compromesso la loro intera razza e vi hanno costruito una nuova comunità.

Ci saranno alcune facce ben note alla base della nascita di questa società. Ma poi, ecco un terribile evento capitare a X-istence, che provoca il viaggio di Major X verso l’Universo Marvel che conosciamo. Non approderà, però, dove aveva previsto. Ecco perché il primo numero della serie è ambientato nel 1991. Da lì, lo trascineremo progressivamente là dove vuole arrivare. Per la conclusione della storia, avremo raggiunto il presente dell’Universo Marvel.

 

La serie sarà disegnata da Liefeld stesso, da Brent Peeples e da un nome che proviene direttamente dal passato e dai comics degli anni Novanta: Whilce Portacio.

 

Quando stavamo pensando al team creativo, ho pensato che nel 1991 io lavoravo ai mutanti soprattutto con due persone: Jim Lee su X-Men e Whilce Portacio su Uncanny X-Men. Eravamo i tre motori che portavano avanti le cose all’epoca, quando il rilancio dei personaggi è avvenuto. Quindi ho chiamato Whilce è gli ho detto che avrei tenuto una festa chiamata Major X. E l’ho invitato a partecipare. Gli ho mandato il soggetto e lui sarà con noi per un capitolo fondamentale della trama. Sono un suo enorme fan e i lettori impazzivano per quel che faceva su Uncanny X-Men negli anni Novanta. Non potrei essere più entusiasta. Siamo di nuovo nel 1991, io lavoro con lui e scrivo fumetti degli X-Men.

Io, Brent Peeples e Whilce ci occupiamo delle matite. Mi occupo degli estremi della storia, gli altri della parte centrale. Siamo molto orgogliosi di lavorare in squadra e di introdurre Major X e tante nuove idee nell’Universo Marvel. La Casa delle Idee ci ha concesso sei numeri per raccontare la vicenda e per ora ne abbiamo finiti tre. Sarà una storia esplosiva e piena di eventi.

 

Che altro sappiamo di questo progetto? Non molto. L’identità del personaggio è un segreto, dato che Liefeld adora mantenere misteri quando si tratta degli X-Men. Uno degli elementi centrali, secondo lui, della run di Chris Claremont e John Byrne. Il principale? Quello che riguarda l’identità di Wolverine, ovviamente. Seguito da Cable, Domino, Deadpool, personaggi creati da Liefeld nel tentativo di dar vita a un erede di Logan.

Per sapere di più su Major X, sul suo peso sulle trame mutanti e sulla sua personalità, i lettori americani devono aspettare il prossimo aprile.

 

 

Fonte: Entertainment Weekly