Gerry Conway, creatore di Punisher insieme a Ross Andru e John Romita Sr., ha parlato del personaggio di Frank Castle alla vigilia dell’uscita della seconda stagione della serie Netflix a lui dedicata.

Uno degli argomenti toccati riguarda un’abitudine curiosa: molti soldati americani e agenti di polizia hanno deciso di fare proprio il simbolo iconico del vigilante fuorilegge (come visto anche nel film American Sniper, di Clint Eastwood). Non proprio un comportamento lucidissimo, visto che Punisher è un violento che agisce ben al di fuori dei confini della legge e dell’ordine:

 

Punisher #1, copertina di Greg Smallwood

Per me, vedere dei pubblici ufficiali e figure che rappresentano l’autorità abbracciare l’iconografia di Punisher è piuttosto inquietante, perché il personaggio rappresenta un fallimento del sistema giudiziario. Esiste per sottolineare il collasso dell’autorità morale della società e una realtà in cui alcuni non possono fare vero affidamento su istituzioni come la polizia e l’esercito, incapaci di agire con giustizia e competenza.

La figura dell’anti-eroe e vigilante è fondamentalmente una critica alla giustizia, un esempio di fallimento sociale. Ecco perché i poliziotti con il teschio di Punisher sull’auto e i soldati che vestono toppe con il suo simbolo stanno in realtà parteggiando per un loro nemico. Stanno abbracciando una mentalità da fuorilegge. Sia che pensiate che il personaggio sia giustificato nelle sue azioni o meno, sia che ammiriate il suo codice morale o la sua etica o meno, rimane sempre un fuorilegge. Un criminale. La polizia non dovrebbe utilizzarlo tra i propri simboli.

Non si dovrebbe nemmeno discuterne. A suo modo, è offensivo quanto apporre la bandiera del Sud Confederato su un palazzo governativo. Secondo il mio punto di vista, Punisher è un antieroe, qualcuno per cui possiamo anche parteggiare, ma ricordando che è un fuorilegge, un criminale. Se un agente delle forze dell’ordine, che rappresenta la legge, mette il suo simbolo su un’auto della polizia oppure rende onore a un criminale, sta compiendo un atto comunicativo decisamente improprio, dimostrando di avere un’idea sbagliata di cosa sia la legge.

 

 

Fonte: ComicBook