Comic Book Resources intervista Rick Remender, soprattutto riguardo a Deadly Class, il fumetto Image Comics disegnato da Wes Craig e pubblicato in Italia da Panini Comics. Le trame sulla scuola segreta per giovani assassini sono state tradotte per il piccolo schermo dall’adattamento di SyFy, in cui Remender ha deciso di essere pesantemente coinvolto.

 

Deadly Class #37, copertina di Wes Craig

Avrò compiti di showrunner e la prima firma delle sceneggiature, il che vuol dire circa ottanta ore di lavoro alla settimana. Per circa quattro o cinque mesi dell’ultimo anno ho dovuto trasferirmi a Vancouver per le riprese, mentre il resto del mio tempo l’ho passato qui a L.A., facendo lavoro di editing, scelta della colonna sonora e altro ancora. Ci sono già dei precedenti, molto pochi, in cui il creatore della serie ha trovato il modo di seguire il progetto da vicino come showrunner. Penso a Neil Gaiman con Good Omens. La Sony e SyFy mi stanno permettendo di farlo con Deadly Class, quindi spero che alla gente piaccia, così potremo vedere sempre più autori originali seguire questo genere di progetti. Inoltre, ho la fortuna di avere il supporto e la fiducia dei fratelli Russo in questa impresa, il che fa la differenza in maniera importante.

Scrivere il nuovo arco narrativo del fumetto mentre lavoravo alla serie è stata una sfida interessante. Mi immergevo profondamente nei personaggi dello show e poi dovevo tuffarmi di nuovo nella scrittura del fumetto, con nuovi personaggi e un nuovo status per Marcus e il cast originale. Inoltre, Marcus si è evoluto parecchio nel corso della storia, quindi ho capito che l’unico modo che avevo per mantenermi fedele era fare lunghe passeggiate con il mio assistente, durante le quali discutevo della natura del personaggio della serie TV e poi del fumetto. Questo mi ha permesso di restare in contatto con la sua identità in momenti diversi della vicenda, in modo che non si contaminassero tra loro.

 

Remender ha quindi parlato dei suoi piani per i personaggi a fumetti. Marcus è destinato ancora a un lungo percorso, dopo aver voltato le spalle al concetto di vendetta, che lo porterà a una ricerca spirituale che coinvolge una quantità non trascurabile di droghe. Dopo aver mostrato il rapporto romantico tra Helmut e Petra per due anni, nonché il modo in cui lui ha cercato di sottrarre lei alle sue depressioni e manie suicide, con risultati non proprio entusiasmanti, vedremo Marcus ed Helmut entrare in contrasto.

Remender ha piani anche per Viktor, ancora a piede libero e, apparentemente, sulla via di una sorta di redenzione. Chissà se reale o solo apparente. Inoltre, promette una grande storia che bolle in pentola per Saya. Con il cast originale della serie separato e disperso ai quattro venti, ognuno impegnato in un viaggio molto personale, il piano è quello di riportare tutti quanti a collidere tra loro e vedere chi di loro sceglierà di non schiantarsi contro gli altri.

 

Deadly Class #1, copertina di Wes Craig

Avendo sviluppato in maniera molto pesante la scuola per le storie a fumetti, ho un sacco di altre idee che la riguardano che saranno accolte dalla serie TV. Ne ho parecchie per il prossimo arco narrativo e altrettante per la prima stagione dello show. Ho avuto modo di procedere a un interscambio tra e due cose. Ecco perché chi leggerà il nuovo ciclo di storie ritroverà alcuni elementi nella serie TV.

La ragione per cui ho deciso di infliggermi questo superlavoro e di essere lo showrunner, guidando la storia come primo sceneggiatore, è per assicurarmi che non ne esca qualcosa di completamente diverso dal fumetto. Sono nati con la stessa intenzione e hanno delle idee di base in comune, dei percorsi di base, che devono appartenere a entrambi. Credo che ci saranno degli elementi di sorpresa nella serie televisiva, ma non voglio che vi dia la sensazione di essere tutt’altro.

 

Nonostante gli sviluppi di Never Go Back, l’ultimo arco narrativo raccontato a fumetti, facciano pensare a svolte di trama decisive, che potrebbero avviare al finale, Remender assicura che manca ancora molto e che ci sono un sacco di cose ancora da vedere in Deadly Class:

 

Deadly Class

Una delle ultime sfide per me e Wes Craig è stata la ricerca di una nuova infornata di personaggi. Ha realizzato circa quindici nuovi design e io ne ho scelti quattro. Se li avessi approvati tutti, avrei avuto da riempire almeno altri cento numeri. Wes è in grado di inventarsi questi personaggi dall’aspetto grandioso e tu sei preso dalla voglia di raccontare le loro storie. Per poi mescolarle tra loro e vedere come interagiscono con quelle del cast già presente.

Tra il fumetto e la serie ci sarà un rapporto di simbiosi. Non c’è un essere umano che deve disegnare, in TV, il che mi permetterà di rallentare il ritmo delle storie e di scorporarle. Inoltre, sto lavorando con un team di scrittori di grande talento, come anche gli attori e le troupe. Tutti mi ispirano a fare cose nuove e mi consentono di dare uno sguardo più ampio al mondo che ho creato, il che ha cambiato anche la mia prospettiva sulle storie a fumetti. Si tratta davvero di un’esperienza grandiosa.

 

Se Deadly Class è quindi ancora distante da un finale, non vale lo stesso per Low, uno dei grandi successi indipendenti di Remender, edito in Italia da Star Comics. Alla luce delle trame progettate, però, visti i ritmi di lavoro di Greg Tocchini, dice lo sceneggiatore, ci vorrebbero circa ottant’anni per vedere le storie giungere al termine. Ecco perché Remender ha riprogettato quel che aveva in mente, il che ha consentito di dar vita a una vicenda ancora più entusiasmante.

Last Embers, ultimo ciclo narrativo in sette parti, vedrà tutte le componenti delle trame intessute sin qui giungere a conclusione. Anche il finale di Black Science (BAO) si avvicina nel 2019 e, sempre quest’anno, farà il suo ritorno Seven to Eternity (Panini). Davvero un’annata impegnativa per Remender che è anche tornato a scrivere Death or Glory (BAO).

 

Proprio ora, Bengal sta lavorando alle tavole dell’ottavo numero di Death or Glory. Abbiamo deciso di prenderci una piccola pausa, dato che sarei certamente rimasto indietro con le sceneggiature per lavorare alla serie TV. Nel frattempo, lui ha lavorato alle copertine. Poi sono finalmente riuscito a consegnargli le nuove storie e lui era prontissimo a mettersi all’opera.

Non vi diremo nulla sui nuovi albi finché non ne avremo in canna almeno tre. In questo momento, sto anche lavorando a una nuova serie con uno dei più grandi disegnatori al mondo, che ancora non voglio svelare, ma sappiate che il primo numero è stato quasi completato ed è davvero grandioso. Spero di poter dire di più tra pochi mesi.

 

 

 

Fonte: Comic Book Resources