Izuku

Va riconosciuto a My Hero Academia il merito di essere riuscito a presentare fin dal suo esordio il fulcro della maggior parte degli shonen manga, vale a dire i combattimenti, senza la necessità di costruire un’impalcatura narrativa eccessivamente complessa: apprendisti super eroi devono superare delle prove di abilità per essere ammessi alla scuola dei loro sogni, dopodiché affrontano lezioni pratiche sul campo e cercano di arginare l’irruzione di violenti criminali. Una vicenda con lo spessore di carta velina, degna di un videogioco picchiaduro. Eppure funziona.

Ci si rende conto dell’efficacia di questa struttura una volta giunti al cospetto del Festival Sportivo, arco narrativo che mette in scena un torneo nel quale si affronteranno i personaggi principali della serie, altro topos del genere. Dal Torneo Tenkaichi di Dragon Ball allo Shaman Fight di Shaman King, questo genere di eventi rappresenta da sempre lo stratagemma ideale attraverso il quale gli autori poss...