Ci sono dei nuovi eroi fra i Champions, il gruppo giramondo e di nuova generazione che da qualche anno è nato in casa Marvel. Il rilancio annunciato per gennaio porterà delle reclute nel team, create appositamente dallo sceneggiatore Jim Zub e dal suo collega Steven Cummings alle matite. I Champions saranno presto un gruppo composto da ben quattordici eroi, di cui solo cinque fanno parte del nucleo di fondatori.

Zub ha parlato di questo nuovo corso della testata sulle pagine di Newsarama:

 

Champions #1, copertina di Kim Jacinto

La missione originale dei Champions, il loro slogan, stava nella frase “Il mondo ha ancora bisogno di eroi”. La cosa è vera oggi più che mai. C’è una generazione di giovani eroi che vuole fare del pianeta un posto migliore in cui vivere e non vuole più aspettare in panchina. La nuova missione si arricchisce di una nuova componente. “Il mondo ha ancora bisogno di eroi, e ci sono eroi in tutto il mondo”. Ms. Marvel ha lanciato un richiamo e un enorme numero di giovani super eroi hanno risposto da tutto il pianeta. I Champions saranno presto molto più numerosi e molto più spavaldi, pronti a fare quel che va fatto per migliorare il mondo che hanno ereditato.

Il mio obiettivo è di raccontare con intensità. Storie più grandi, azione più spettacolare, rischi sempre maggiori, drammi personali sempre più forti. Io e Steven abbiamo mantenuto questo approccio quando abbiamo lavorato assieme su Wayard e siamo qui per fare qualcosa di simile con la narrazione di Champions. Nel primo numero vedrete quattordici eroi in squadra. I fondatori sono il nucleo: Amadeus Cho, Kamala Khan, Miles Morales, Sam Alexander e Viv Visione. Quel gruppo si era già espanso nelle mie storie precedenti con Amka Aliyak, nota come Snowguard, Nadia Van Dyne, ovvero Wasp, e Riri Williams, Ironheart.

Si aggiungeranno un sacco di personaggi che hanno aiutato i Champions in passato, ma non erano ancora diventati dei membri effettivi. Locust, il nuovo Falcon, Bombshell, Patriot e il nuovo Power Man. E poi un eroe tutto nuovo. Qureshi Gupta è un ragazzo dell’India orientale, cresciuto a Delhi, il cui nome di battaglia è Pinpoint. Ama l’hip hop e mangiare i vada. Crea portali di teletrasporto che possono condurre chiunque in ogni luogo del mondo in un batter d’occhio. Si è unito ai Forum, ovvero la chat online che tiene in contatto i giovani con super poteri, vista per la prima volta in Secret Warriors, è si è guardato in giro per settimane, in cerca di un modo per essere coinvolto. Poi, la chiamata di Ms. Marvel.

 

Un Indiano di quindici anni dall’aspetto fortemente connotato dalle sue origini e ancora tutto da scoprire. Un’aggiunta alla serie che tenta di mantenere vivo l’interesse nei confronti della nuova generazione di eroi Marvel, capitanata da Spider-Man, alias Miles Morales, e da Ms. Marvel, i due personaggi di maggior successo. La sfida che Jim Zub si trova di fronte, per mandato di Tom Brevoort, è quella di rendere Champions una lettura imperdibile ogni mese, ad ogni albo. Ecco perché lo sceneggiatore dice di avere confezionato le storie più rischiose della sua carriera, piene di umanità, oltre che di eroismo.

 

Se i Champions sono eroi di serie A, che hanno tutto il diritto di stare al fianco di Avengers e X-Men, allora hanno bisogno di una minaccia e di avversari di serie A, con drammi proporzionali in arrivo. Senza mostrarvi troppo le carte, posso dirvi che quel che ho proposto va proprio in questa direzione.

 

Il paragone che potrebbe venire in mente agli appassionati, e da cui Zub non rifugge, è quello con la Legione dei Super-Eroi della DC Comics. Il gruppo raccoglierà presto, nel numero #3, anche un mutante già noto ai lettori Marvel, portando il numero dei membri a quindici e abbracciando anche un altro importante ambito della tradizione della Casa delle Idee. Altre presenze fisse avranno provenienze e retaggi ancora diversi. Zub vuole che i Champions diventino un vero e proprio esercito di adolescenti pronti a cambiare il mondo.

 

La storia non aspetterà molto a entrare nel vivo. Non abbiamo tempo da perdere. Qualcosa succede in Champions #1, le conseguenze saranno percepibili in Champions #2, i danni saranno realmente chiari in Champions #3. Quello successivo è il numero in cui il gruppo si rialzerà. E questo non è che l’inizio.

 

 

 

Fonte: Newsarama