L'Attacco dei Giganti, locandina mostra

Lo scorso 18 novembre è andato in onda sull’emittente televisiva nipponica MBS un episodio del programma Jonetsu Tairiku interamente dedicato a Hajime Isayama, autore di L’Attacco dei Giganti.

Per l’occasione, è stato mostrato il mangaka intento a disegnare la bozza della pagina finale della sua celebre opera, ma soprattutto sono state rivelate le difficoltà che affronta per sconfiggere il blocco dello scrittore e non farsi schiacciare dalla pressione causata dalla popolarità della sua storia.

Isayama e il suo editor, Shintaro Kawakubo, avevano già anticipato nel 2014 che il manga si sarebbe concluso nel giro tre o quattro anni, ed essendo la storia entrata nel suo arco narrativo finale, possiamo affermare che abbiano rispettato la parola.

Nel corso dell’episodio-documentario, il mangaka ha affermato che una delle parti più difficili del suo lavoro è quella di far conciliare i suoi desideri creativi con le aspettative del pubblico, trovare il giusto equilibrio tra ciò che vuole raccontare e quello che i fan vorrebbero leggere.

Tramite questo sguardo nella quotidianità di Isayama, è emersa soprattutto la sua spossatezza. Il mangaka ha fatto più volte riferimento a quanto fosse stanco, dicendo addirittura che solitamente la sua giornata comincia alle quattro del pomeriggio, dal momento che passa tutta la notte a lavorare per riuscire a rispettare le deadline.

Una delle parti più difficili del lavoro è senza dubbio disegnare il name (la bozza). Nel documentario è mostrato come, durante il processo, Isayama stia spesso fermo a fissare il vuoto, anche per mezz’ora, prima di… riuscire a sbadigliare. L’autore ha affermato:

 

È così tutti i giorni. La preoccupazione di non riuscire a fare una buona bozza mi tiene sveglio tutta la notte. Poi mi viene fame, quindi non riesco a disegnare. Ma quando mangio mi viene sonno, dunque non riesco a disegnare comunque.

 

Isayama viene mostrato mentre sta sul divano con lo sguardo perso nel nulla nel tentativo di estraniarsi dalla realtà, e il documentarista afferma di aver visto l’autore sorridere solo una volta: durante una pausa in cui si è messo a giocare a Splatoon.

Quando gli è stato chiesto se c’è una storia che vorrebbe disegnare dopo L’Attacco dei Giganti, Isayama ha esitato prima di rispondere:

 

Sì. Ma potrei non essere in grado di disegnarla. Probabilmente non ne sarò capace. Mi chiedo se avrò la forza, dentro di me, di continuare.

 

Come detto, la popolarissima serie sta giungendo alle sue battute finali, e la galleria d’arte Mori Arts Center Gallery di Roppongi, a Tokyo, ospiterà una mostra intitolata L’Attacco dei Giganti – Mostra finale, che si terrà tra il 5 luglio all’8 settembre 2019.

L’esposizione conterrà numerose tavole originali del manga e permetterà ai visitatori di provare l’emozione di calarsi nel mondo che racconta, il tutto accompagnati dall’audioguida recitata dalla voce di uno dei personaggi della serie che verrà annunciato prossimamente. L’ultima mostra dedicata al manga risale al 2014 e si è tenuta presso l’Ueno Royal Museum di Tokyo.

L’Attacco dei Giganti ha esordito nel 2009 su Bessatsu Shonen Magazine, di Kodansha, quando l’autore aveva ventitré anni. Il manga è stato stampato in 86 milioni di copie in tutto il mondo, ha ispirato tre serie animate e dei film live action.

Recentemente è stato annunciato che Warner Bros. produrrà un nuovo film live action diretto da Andy Muschietti.

In Italia, il manga originale e le altre storie legate al franchise sono edite da Planet Manga, che in occasione di Lucca Comics & Games 2018 ha annunciato l’uscita di L’Attacco dei Giganti – Colossal Edition, con ogni tomo che conterrà tre volumetti del manga. L’anime è disponibile sulla piattaforma di streaming VVVVD, mentre la versione home video è curata da Dynit.

 

Hajime Isayama, documentario

 

 

Fonti: Anime News Network | Anime News Network