Come dovreste ormai sapere, il prossimo 19 dicembre uscirà negli Stati Uniti l’annuale speciale natalizio di Klaus, singolare rivisitazione del mito di Babbo Natale creata da Grant Morrison e Dan Mora per i BOOM! Studios.

Di recente, lo scrittore scozzese ha parlato di Klaus and the Crying Snowman con Newsarama. Vi riportiamo i passaggi più rilevanti dell’intervista:

 

Klaus and the Crying Snowman #1, copertina di Dan Mora

Avevo più o meno previsto che avremmo provato a fare uno speciale per ogni Natale. Per me, è semplicemente una scusa per lavorare con Dan. Ci sono tonnellate di storie che si possono raccontare, tanto che alcune non mi sono ancora venute in mente, l’una diversa dall’altra. Dunque, sì, andremo avanti finché sarà possibile. O finché esisterà il Natale.

Del resto, il mito di Babbo Natale è presente un po’ ovunque, dallo shamanismo siberiano ai pastori di renne della Lapponia. Ci sono tante storie su Santa Claus. L’idea basilare era quella di fare una semplice storia di super eroi. Poi improvvisamente tutta questa roba sul Natale è diventata qualcosa di realmente affine a un racconto supereroistico, basti vedere la slitta immaginata come una Batmobile. Come ho già detto in precedenza, Batman ha i pipistrelli e Klaus ha il Natale. Quindi, fondamentalmente, sto utilizzando tutti questi elementi narrativi reinterpretandoli in chiave supereroistica.

 

Morrison si è poi concentrato più in dettaglio su Klaus and the Crying Snowman.

 

Klaus and the Crying Snowman #1, variant cover di Dan Mora

Credo si tratti di un racconto più intimo, nel senso che al centro della narrazione c’è una specie di Scrooge, un uomo cattivo. È una storia che si concentra maggiormente sulle differenze tra Klaus e un qualsiasi altro super eroe. Lui è una persona che elargisce doni. E questa storia parlerà di seconde possibilità. Mi è sembrato un interessante racconto natalizio di redenzione da narrare.

E in questa occasione, avremo un uomo di neve, che sta a rappresentare l’idea della caducità della vita, e dell’accorgersi di ciò che si è sbagliato per poterlo correggere prima di sciogliersi.

Ci concentreremo più sul protagonista principale, anche se ci saranno elementi più grandi e cosmici dentro di lui. Racconteremo del perdono di cui Klaus può essere foriero.

E poi c’è un’idea più grande all’interno di questa storia, come sempre. È un’idea che risale ai grandi iniziatori del terrore invernale, le creature del Caos che emergono sulla Terra trascinandola nell’inverno per tre lunghi anni, prima del Ragnarok.

Un aneddoto interessante che ho letto è che in passato una cometa si schiantò davvero sulla Terra, e la gente dell’epoca credeva che fosse essa la causa dei tre terribili inverni, trasformandola nella manifestazione fisica di ciò che poi si sarebbe chiamato Ragnarok. Quindi ho pensato: e se qualcuno di quei mostri fosse sopravvissuto e fosse tornato sulla Terra per una rivincita?

 

 

 

Fonte: Newsarama