Tra i numerosi autori di cui Stan Lee è stato ispiratore e mentore c’è anche Mark Millar, che ha scelto di ricordare la leggenda della Marvel su Twitter.

Vi traduciamo il suo tributo:

 

Stan Lee ha cambiato la mia vita non una ma due volte. La prima volta quando ero un bambino e mi resi conto che i super eroi che adoravo nei fumetti e in TV potevano effettivamente essere un lavoro. Poi ricapitò mentre lavoravo alla Marvel e lui mi convinse a lanciare la mia compagnia, Millarworld. Gli dissi che adoravo scrivere fumetti su tutti i suoi vecchi personaggi, e lui mi disse che la cultura popolare ristagna finché non viene creato qualcosa di nuovo. Mi convinse e così il giorno successivo iniziai a scrivere Wanted.

Senza i consigli di Stan, non avrei mai scritto Wanted, Kick-Ass, Kingsman o tutti i miei altri franchise. Non ci sarebbe stato alcun accordo con Netflix, l’anno scorso. Con le sue storie, da bambino, non avrei mai preso una penna in mano.

Nel corso degli anni, ogni volta che vedevo il suo nome sbucare nell’e-mail rappresentava una soddisfazione professionale. Mi scrisse dicendomi quanto era orgoglioso del film di Kick-Ass, mi twittò qualche mese dopo invitandomi a bere una limonata con lui la prossima volta che fossi passato da Los Angeles.

È capitato diverse volte che venissi definito “il Nuovo Stan Lee”, ma ce ne sarà solo uno. Siamo arrivati tutti dopo e non abbiamo mai superato i suoi traguardi. Era e sarà sempre L’Uomo.

 

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