Stan Lee è morto. In tutto il mondo, fan, artisti, colleghi e personalità dello spettacolo gli tributano l’ultimo omaggio. Ecco alcuni dei più significativi di quelli che abbiamo potuto apprezzare da ieri sera nel mondo del Fumetto americano, dopo la scomparsa del co-creatore dell’Universo Marvel.

Uno dei più sentiti e toccanti è forse il fumetto che Brian Michael Bendis ha realizzato, con velocità impressionante, assieme a Bill Walko, per poi affidarlo alle pagine online del New York Times. Si intitola My Moments With Stan, racconta brevemente l’incontro con Stan, riflette sulla sua influenza sulla carriera di Bendis e mostra ulteriori occasioni in cui i due sceneggiatori si sono ritrovati. Potete leggerlo a questo link.

 

Brian Bendis – Per come ero io allora, un avido lettore di fumetti Marvel, Stan Lee, Stan The Man era già iconico quanto Walt Disney e Ronald McDonald. Le pagine della posta degli albi Marvel erano presentate come una follia di energia e creatività, condotta dal festoso maestro di cerimonie in persona, Stan Lee. Chi non avrebbe voluto lavorare per lui?

Tom King – Per me, significava tantissimo. Come tributo a Stan e al suo immortale “Stan Lee presenta”, da quando è iniziata la mia carriera ho sempre cercato di mettere la scritta “DC Comics presenta” prima dei titoli dei miei fumetti. Una volta, gliel’ho confessato. Ha annuito, mi ha dato una pacca sulla spalla e mi ha detto: “Lascia stare, ragazzo. Scrivi per la Marvel.”

Gail Simone – Non riuscirò a parlarne, questa mattina, già lo so. Ma sotto il personaggio, Stan Lee era un essere umano vero. L’ho incontrato tre volte e mi ha detto cose che mi hanno cambiato la vita. Spero che tutti sappiano che ci teneva davvero a noi. Non era una finta.

Chris Claremont – Finisce un’era. Il mio amico, il mio primo capo, il mio mentore è asceso ad incontrare la sua amata moglie. Sapevamo che questo giorno, prima o poi sarebbe arrivato, ma immagino che molti di noi si siano attaccati alla (ridicola) speranza che fosse proprio come le sue creature e che avremmo sempre visto il suo sorriso leggendario, più o meno. Mi manca, più di quanto sappia esprimere. Grazie, Stan, per essere stato il migliore in quello che facevi, per aver messo i binari e aver posto l’asticella in alto per tutti noi, sapendo che avremmo tentato di raggiungerti. Addio ed Excelsior.

Jeremy Kirby – Stan Lee era un’icona per moltissimi, il volto del Fumetto. La sua morte ci dà grande tristezza, ma mi consola sapere che mio nonno, Stan e tanti altri ci hanno regalato le loro opere e continueranno a ispirare giovani e vecchi di tutto il mondo. RIP, Stan.

Chris Evans – Non ci sarà mai più un altro Stan Lee. Per decadi ha regalato a giovani e vecchi avventura, intrattenimento, sicurezza, fiducia, ispirazione, forza, amicizia e gioia. Emanava amore e gentilezza da tutti i pori e lascerà un’impronta indelebile su tanti, tantissimi. Excelsior!!

Seth Rogen – Grazie, Stan Lee, per aver fatto capire alle persone che si sentono diverse dagli altri che sono speciali.

Mitch Gerads – Il mio primissimo lavoro nel fumetto è una variant cover che Stan ha firmato in ogni sua copia. Niente male, come debutto nel settore. Un settore che Stan Lee ha modellato in quel che è oggi. Che io amo. Grazie, Stan. Non sarai dimenticato.

Archie Comics – Siamo profondamente addolorati di scoprire della morte di Stan Lee. Archie Comics invia le più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai fan. Grazie per una vita di incredibile contributo al mondo dei comics.

Gerry Duggan – Ti voglio bene, Stan. Riposa in pace. Grazie delle tante collaborazioni e della tua gentilezza incommensurabile. Che vita incredibile.

Jody Houser – Stan Lee è il primo autore che ho sentito parlare del proprio lavoro. Alle mie prime convention, Stan era sempre presente, negli anni Ottanta. L’ho visto in un sacco di incontri o mentre camminava per i corridoi. Ho persino vinto una sua firma, una volta.

David Marquez – Stan Lee si lascia alle spalle un retaggio contraddittorio, ma nessuno può mettere in dubbio l’incredibile impatto che ha avuto sui comics e sul mondo dell’intrattenimento.

Tom Taylor – Sì, questa fa male. Grazie per tutte le cose che mi hai detto, Stan. E grazie per tutti i nostri eroi.

Dan DiDio – Stan era la ragione per cui amo i fumetti. Le parole non possono catturare l’effetto che il suo lavoro ha lasciato su di me. Era amato e sarà rimpianto grandemente, ma il suo impatto sarà vivo, per sempre.

Hugh Jackman – Abbiamo perduto un genio creativo. Stan Lee era una forza pionieristica nell’universo dei super eroi. Sono orgoglioso di essere una piccola parte della sua eredità e di aver contribuito a portare i suoi personaggi alla vita.

Frank Miller – Devastato dalla morte del mio amico Stan. Mi è stato d’ispirazione quando ero bambino, un maestro quando ero solo agli inizi e una persona genuinamente dolce. Mi mancherà terribilmente.

Mike Mignola – Non conoscevo Stan Lee, ma una volta siamo stati assieme ospiti di un panel. Mi pare che ci fossimo solo noi due. Non mi ricordo con certezza, ma so che eravamo seduti accanto e per un po’ abbiamo scherzato assieme. Era incredibilmente rapido e stargli dietro era una sfida. Sembrava sapere chi fossi, anche se sospetto che fosse solo bravissimo a fingere. Comunque, a un certo punto mi ha fato una domanda su Hellboy e ricordo che citai Ragna Rok. Poi mi fermai, fulminato. Era stato Stan, tramite Thor, a farmi conoscere la mitologia norrena e non so quante altre cose che hanno finito per cambiare la mia vita. Sarei mai stato a quell’incontro, sarei mai stato un fumettista se non fosse stato per quell’uomo di fronte a me? No. Quindi, mi fermai un attimo per dirgli quanto fosse stato fondamentale per me. Sono felice di averlo fatto.

2000 AD – Ci sono poche persone che hanno avuto un effetto così profondo sulla cultura del mondo moderno. Stan Lee era uno di loro. Siamo davvero tristi per la notizia della sua morte, ma la sua eredità è pazzesca. Riposa in pace, Stan.

Leinil Yu – Grazie per tutto, Stan: Per avermi insegnato come disegnare fumetti, assieme a John Buscema) e per avermi permesso di avere un lavoro che amo davvero e che mi piace. Ci mancherai moltissimo.

Jim Steranko – Stan Lee è morto poco fa. Avremmo dovuto tutti prepararci a questa evenienza, ma lo shock è comunque enorme nel mondo della cultura. Specialmente per me, perché era il mio mentore e siamo rimasti amici per più di cinquant’anni. Finisce un’era. Riposa in pace, vecchio amico.

Walt Simonson – Stan Lee si è aggrappato alla sua ultima ragnatela. Ci sono un sacco di cose che verranno dette di lui e non c’è modo di riassumere il suo contributo al mondo dei comics, quindi mi accontenterò di dire che era uno dei tre, forse quattro personaggi del settore che ha acceso il mio interesse per il mestiere di scrivere e disegnare storie per il fumetto mainstream. Non ho mai rimpianto quella decisione nemmeno per un secondo. Forse una volta o due, in occasione di qualche scadenza saltata. Grazie per tutto, Stan. Averti conosciuto è un piacere, un viaggio incredibile aver potuto lavorare con te.

Guillermo del Toro – Riposa in pace, Stan Lee, vero creatore di mondi.

Kevin Smith – Eri il primo autore la cui voce mi è stata nota prima ancora che la sentissi davvero. Hai sognato alcuni dei miei miti preferiti dell’epoca moderna e creato personaggi che mi hanno instillato un barometro morale, insegnandomi a distinguere il giusto dallo sbagliato e mostrandomi che è sempre meglio essere un eroe, piuttosto che un cattivo. I tuoi personaggi ci rappresentano: sì, hanno incredibili e straordinarie abilità, ma sono anche il riflesso del mondo che conosciamo, in cui Spider-Man è solo un ragazzo in cerca di aiuto. Mi hai mostrato come interagire con il pubblico ogni volta che hai parlato da un palco. Mi hai insegnato a sostenere il mio settore ogni volta che hai parlato del medium fumettistico. Non ti è mai bastato scrivere fumetti, perché nel tuo cuore eri anche un incredibile venditore.

Ho ammirato a lungo ed emulato la tua gentilezza e la tua pazienza, il tuo senso dell’umorismo di fronte alla gente. Al di là dei miei genitori, sei stato l’adulto che mi ha insegnato le più utili abilità nella vita di tutti i giorni, che ancora oggi sono preziose. Grazie, Stan, per aver reso me, non solo il ragazzo che ero, quello che sono. Avevi grande potere e lo hai sempre usato con responsabilità, nutrendo milioni di sognatori che conoscevano il tuo nome, un nome scritto nelle stelle in eterno. Non eri solo un titano letterario del mondo del fumetto, ma eri il moderno Mark Twain. Mi mancherai ogni giorno, amico mio e mio eroe. Excelsior, per sempre.

 

Daniel Way, infine, ha raccontato una curiosa evenienza, accaduta un giorno a Times Square. Stan Lee ferma il traffico della Settima Strada, una delle vie più affollate del mondo, per attraversare.

 

Non so come sia accaduto, ma nel giro di un paio di minuti era semplicemente attorniato da una folla. Se ne stava lì, a sorridere e a firmare la qualunque che la gente gli porgeva. Con la gente che non stava più nemmeno nella strada e si affollava. Il che poteva significare morte certa per tutti. Se non che hanno iniziato a fermarsi anche i taxi. Ci sono voluti meno di dieci minuti perché arrivassero i poliziotti. Dopo un po’ di confabulazioni, Stan si è voltato, ha fatto gesti alla folla ed è saltato su una macchina della polizia con qualche altra persona. Luci, suono di sirene e Stan arriva al Javits Center. Offre la polizia di NY. L’ultima parte della storia non l’ho vista coi miei occhi, mi è stata riportata. Stan viene portato a Javits ed ecco che trova un sacco di agenti della polizia ad aspettarlo… per avere un autografo. E lui lo ha fatto a tutti quanti.

 

Stan Lee secondo Bill Sienkiewicz

Stan Lee secondo Bill Sienkiewicz

 

 

 

 

Fonti: Comicbook| Comicbook| Comic Book Resources | Bleeding Cool | Bleeding Cool

 

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