Shadow of Vader #2, copertina

Ora anche l’universo fumettistico di Star Wars, nel suo piccolo, ha il suo James Gunn: è il caso di Chuck Wendig, che appena una settimana fa è stato annunciato come sceneggiatore della miniserie Shadow of Vader, e che ora è stato sollevato dall’incarico.

Ancora una volta, la causa sembra essere un atteggiamento sui social media ritenuto poco consono dalle alte sfere Marvel, e nella fattispecie dall’editor Mark Paniccia, che ha comunicato la decisione a Wendig.

Facciamo un passo indietro: lo sceneggiatore ha messo la firma su varie produzioni fumettistiche e letterarie di Star Wars, tra cui il romanzo Aftermath, che fa luce su parte degli eventi che separano Il Ritorno dello Jedi e Il Risveglio della Forza. Tra i numerosi nuovi personaggi ed eventi introdotti nel romanzo è presente anche Sinjir Rath, disertore Imperiale e uno dei primi personaggi dell’universo starwarsiano a essere dichiaratamente gay. La cosa ha messo Wendig al centro di una lunga serie di attacchi sui social media – come accade fin troppo spesso di questi tempi – scatenando il proverbiale vespaio, e l’autore, in più occasioni, non le ha mandate a dire al contestatore di turno, forse con troppa veemenza.

Come lo stesso Wendig ha spiegato nei tweet in cui ha annunciato quest’ultimo sviluppo:

 

Troppa politica, troppa volgarità, troppa negatività da parte mia. In breve, non sono stato civile.

 

Un altro evento che va ad aggiungersi agli estremismi da social media che già più di una volta, dal regista Rian Johnson all’attrice Kelly Marie Tran, hanno intaccato le vicende di quella galassia lontana lontana.

Wendig aveva completato i numeri #1, #2 e #3 di Shadow of Vader: per i restanti due, la Casa delle Idee dovrà trovare un nuovo scrittore. A questo impegno si aggiunge quello che sarebbe stato il successivo progetto di Wendig legato a Star Wars (ancora senza un nome) e anch’esso destinato a essere curato da qualcun altro.

 

 

Shadow of Vader #1, copertina

 

 

Fonte: CBR