Le donne della Marvel sono intervenute a un incontro durante il New York Comic Con. Sana Amanat e Judy Stephens hanno coordinato un panel che ha visto sul palco la presenza delle sceneggiatrici Margareth Stohl e Leah Williams, della disegnatrice Rachelle Rosenberg, della colorista Jen Bartel e dell’editor Kathleen Wisneski. Ecco quanto emerso dalla chiacchierata:

 

StohlLife of Captain Marvel è stato un atto d’amore e un lavoro di gruppo. Abbiamo messo dentro un sacco di storie di famiglia che ci siamo raccontate, perché la Marvel è sempre grandiosa nel narrare il lato umano dei super umani. Si tratta di un percorso notevole e molto personale, ed è una storia molto più grande di me: è per tutti voi. Il viaggio di un’eroina che ci ha visti tutti protagonisti. La serie è una delle grandi gioie della mia vita, e ora sono felice di passare il testimone a Kelly Thompson.

 

Le professioniste del Fumetto presenti sul palco hanno raccontato qualcosa delle loro carriere, del rapporto tra loro e dell’esperienza fatta in questo settore:

 

Williams – La comunità dei fan mi dà sicurezza e mi fa sentire parte di qualcosa di più grande. Una sensazione entusiasmante, per me che vengo dal mondo degli appassionati, dalla scrittura delle fan fiction sugli X-Men, trovarmi a raccontare quelle stesse storie, ma da professionista, pagata. Mi sento come se stessi rubando, come se tutto questo non fosse reale.

Stohl – Devi essere la prima a prenderti sul serio, se sei una donna. Si inizia con il fare quel che ami e il resto accade pian piano. Ma devi credere per prima cosa in te stessa. Per noi donne, in particolare, l’asticella è molto altra e io consiglio a tutte di cogliere ogni occasione prima ancora di pensare di essere all’altezza.

Aiutatevi a vicenda. Se qualcuno fa un lavoro grandioso, là fuori, fateglielo sapere. Noi artiste e scrittrici donne subiamo un sacco di minacce di morte. Una volta, ho aperto la mia messaggistica dopo un numero importante di Captain Marvel e sono rimasta stupita. Per due giorni, ho ricevuto lettere piene di affetto. Poi ho smesso di guardare perché la cosa mi rendeva nervosa.

 

Dal punto di vista strettamente più fumettistico, la notizia emersa è il ritorno della Vedova Nera, che ha perso la vita nelle trame di Secret Empire. La serie a lei dedicata debutterà all’inizio del prossimo anno e c’è un importante pezzo di Fumetto italiano a bordo. I testi sono affidanti alle sorelle Jen e Sylvia Soska, mentre le matite saranno di Flaviano Armentaro. Ecco cosa ha rivelato Sylvia Soska riguardo la serie:

 

Soska – La nostra Natasha sarà fedele a quella che tutti conosciamo, ma non sarà particolarmente di buon umore. Non la vedrete preoccupata all’idea di versare del sangue, nei prossimi mesi. Le piace quel che fa ed è bravissima nel suo lavoro. Letale, senza paura, inafferrabile. L’ultima persona che vorreste mettervi contro. La nostra Natasha non seguirà più le regole di nessuno e sarà completamente fuori controllo.

Con i personaggi femminili della narrativa la tendenza è quella di renderli più morbidi, gentili, dotati di senso di colpa per le loro azioni più riprovevoli. Ma io credo che questo possa danneggiare i sentimenti più complessi di un personaggio. La nostra storia riporta Nat alle sue origini e ci mostra quali danni – e intendo veri e propri danni – Vedova Nera sia in grado di causare, specialmente quando agisce secondo i propri termini. I fan di Vedova saranno felici di vederla più spaventosa che mai.

 

Black Widow #1, copertina di Clayton Crain

 

 

Fonti: Comic Book Resources | Comic Bok Resources