L’Ordine Nero, il gruppo di servitori e seguaci di Thanos, gode di una miniserie Marvel in cinque numeri, al debutto a novembre negli Stati Uniti. Una storia raccontata dalle sceneggiature di Derek Landy, dalle matite di Philip Tan, con le chine di Marc Deering e i colori di Jay David Ramos.

La squadra di letali assassini si presenta sulla scena come non ha mai fatto prima: da protagonista di un’avventura tutta sua. Lo scrittore della miniserie ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a Black Order:

 

Black Order #1, copertina di Phil Tan

Ho conosciuto l’Ordine Nero esattamente come chiunque altro, quando è apparso per la prima volta nelle vicende di Infinity. Assistere al loro debutto è stato più che entusiasmante. Un nuovissimo gruppo di cattivoni, con nomi assolutamente spettacolari e un aspetto che ti rimane impresso. Ovviamente, all’epoca non avevo la minima idea che, prima o poi, mi sarei trovato a scrivere le loro gesta.

Porli nella posizione di protagonisti, di “eroi” della storia, è una scelta interessante. La sfida principale sta nel fatto che tutti conoscono già questi personaggi. Non ci sono noti molti dettagli su di loro, ma sappiamo chi sono. Conosciamo le loro personalità, il modo in cui interagiscono. Sappiamo che sono malvagi dentro e fuori. Quindi, ho dovuto prendere questi villain e mostrarli in una maniera che trascinasse i lettori dalla loro parte, mantenendo contemporaneamente una certa coerenza. Non potevo semplicemente farli svegliare una mattina buoni. Dovevano rimanere cattivi. Ovviamente, il modo migliore per agire era metterli contro a degli esseri ancora peggiori di loro, con dei piani molto più pericolosi. In questo caso, c’è un imperatore che punta a espandere i suoi domini.

Racconto la storia in cinque numeri, ognuno dei quali narrato dal punto di vista di uno dei membri del gruppo, quindi potrà esplorare le loro personalità in maniera estremamente efficiente. Vedremo come si relazionano gli uni agli altri e come razionalizzano le cose terribili che fanno. E poi, li vedremo cercare di capire quale sia il loro ruolo nel grande schema delle cose. Corvus e Proxima sono ancora innamorati, tra l’altro. Ci sarà un po’ di conflitto tra loro, ma non ho mai pensato di dividere una coppia tanto interessante. Sono davvero un inno alle gioie del matrimonio.

Impossibile sfuggire a Thanos, anche se non appare direttamente in questa miniserie, la sua presenza si fa comunque sentire. Ci sono varie ragioni per cui non lo abbiamo usato come personaggio, ma la principale è che avrebbe fatto ombra chiunque altro nella storia e noi volevamo mostrarvi una nuova minaccia, oltre a dare spazio all’Ordine Nero per brillare di luce propria. Inoltre, a essere onesti, io sono un novellino alla Marvel, e nemmeno mi è passato per la testa di chiedere se fosse disponibile.

 

 

 

Fonte: Marvel