Siamo rimasti affascinati dall’esordio di Wonder Woman – Terra Uno, la rilettura quasi filologica, almeno nei temi e nelle atmosfere, delle origini della principessa Diana, ad opera di Grant Morrison e Yanick Paquette.

Questo mese, negli Stati Uniti, esce il secondo volume della trilogia, e lo sceneggiatore scozzese è stato intervistato sul sito ufficiale della DC Comics. Quanto segue, sono le più interessanti tra le sue dichiarazioni:

 

Wonder Woman Earth One Vol. 2, copertina di Yanick Paquette

Le storie di Wonder Woman che preferisco sono quelle strane e, in questo secondo volume, saranno un elemento che iniziamo a introdurre. Vi mostreremo nuove razze, la Regina Desira, il mondo di Afrodite. Razze di donne super forti in costante lotta con bizzarre società maschiliste. La Wonder Woman della Golden Age viveva in un mondo fantastico, stranissimo e magico, in cui esistevano canguri che saltavano distanze di anni luce. Canguri spaziali! Onestamente, è a questo che penso e non c’è niente che possa battere roba del genere. Non credo esista un’era delle storie di Wonder Woman che mi attragga altrettanto.

I titoli Earth One sono posti in universi molto contemporanei e credibili, e la nostra storia mostra, con semplicità, quel che accadrebbe se le idee di Marston, alla base del personaggio, venissero prese sul serio. Erano vedute bizzarre. Poste in un contesto politico e di visione di genere contemporaneo, diventano provocazioni piuttosto estreme. Questa è la linea che abbiamo seguito, proponendovi le amazzoni come ve le abbiano mostrate: una razza separatista di donne potentissime e tecnologicamente avanzate.

La loro idea di pace è controllare gli uomini e dir loro come comportarsi. Usano il controllo mentale sui nemici senza alcun problema. Non usano bombe o armi tradizionali come le amazzoni viste in passato. Controllano la tua mente. E, in questo contesto storico, si tratta di un concetto molto interessante. Vedere una società come quella, molto potente, a confronto con la nostra contemporanea e la politica dei nostri giorni, è qualcosa di potenzialmente incendiario.

 

Morrison ha parlato della visione di Doctor Psycho, originariamente un ipnotista, negli anni Quaranta, diventato ai giorni d’oggi un artista della seduzione: perfetto antagonista per questa Wonder Woman, portatrice di una femminilità libera e potente, incarna tutto lo sciovinismo maschile di cui la società occidentale è ancora permeata. Morrison ha studiato manuali e studi sull’arte dell’approccio maschile, per costruirlo e rendere questa abilità un’arma per la storia.

 

Wonder Woman Earth One Vol. 2, anteprima 01

In parte, si tratta di una mia rivincita per aver visto questo genere di cose usate su una persona a cui tengo molto, per aver visto in azione questi narcisisti sociopatici e quanto sia per loro facile usare le persone. Persone che mai immaginerebbero di venire manipolate. Volevo vendetta, prendere la categoria a calci in culo, almeno un po’. L’unico luogo dove potevo farlo erano le storie.

Questo tipo di persone, però, sono un problema serio per le giovani donne del mondo reale. Ci sono tizi, là fuori, che sono entusiasti di usare queste tecniche per incasinare la loro mente. Quindi volevo un po’ attirare l’attenzione sul tema. Volevo mettere questa cosa a paragone con la mia idea di femminilità e vedere dove portava il confronto. Perché anche persone di grande intelligenza ed eleganza possono essere vittime di questa gente. Ecco perché ho deciso di mostrare a tutti le tecniche in dettaglio e avvisare: se le vedete usare da qualcuno, sappiate che i suoi scopi sono un pericolo per voi.

Wonder Woman è un avatar di verità in un mondo in cui essa è diventata impossibile da riconoscere. Diventa sempre più difficile farlo. I video possono essere falsi, le parole inventate. La gente oggi giorno può agire in un certo modo davanti ai vostri occhi e poi negare candidamente di averlo fatto. Credo che tutti noi siamo mentalmente controllati, oggi, a un certo livello.

 

Morrison ha anche parlato del ruolo di Steve Trevor, l’interesse amoroso di Wonder Woman. Un ruolo di cui non c’è bisogno in Terra Uno: ecco dunque che Steve diventa il suo migliore amico, nel secondo volume. Lo sceneggiatore promette sviluppi su di lui e sulla sua identità nel terzo capitolo della trilogia.

 

Quella che leggerete è decisamente la seconda parte di una trilogia, in cui i buoni affrontano qualcosa che mette alla prova i loro valori e che termina con una nota di leggera sconfitta. Wonder Woman sarà battuta, in qualche modo, per riuscire ovviamente trionfante nel terzo atto. Una volta che abbiamo avuto consapevolezza che avevamo l’occasione di raccontare una trilogia sul personaggio, ci siamo sentiti molto più a nostro agio nel chiudere il volume con un cliffhanger.

 

Morrison ha parlato anche del ruolo di Paula Von Gunther, la spia nazista che si consegna alle amazzoni e che, nella sua storia, viene ricondizionata dalla loro tecnologia.

 

Quel momento, credo sia quasi terrificante, quando le amazzoni le sottraggono la sua stessa personalità. Fa un po’ paura e mi ha fatto provare compassione per il personaggio. Si tratta di una donna che ha sempre subito il controllo di qualcuno, e il fatto che Diana le mostri un po’ di pietà, che non la prenda a calci e le dica che lei e le sue compagne la aiuteranno, pur dopo tutti i suoi orribili crimini… mi ha fatto venire voglia di redimerla. Adoro la sua originale storia di redenzione, ma volevo cercare di fare qualcosa di più ambiguo con il suo personaggio.

 

 

 

Fonte: DC Comics