Star Wars: The Last Jedi Adaptation #6, copertina di Mahmud Asrar

Il 12 settembre è approdato sugli scaffali delle fumetterie statunitensi il sesto e ultimo numero della miniserie Star Wars: The Last Jedi Adaptation, trasposizione a fumetti di Episodio VIII firmata da Gary Whitta (Death Jr.) e Michael Walsh (Secret Avengers) con copertine di Mahmud Asrar. Tra le altre cose, l’episodio conclusivo offre ai lettori la possibilità di rivivere lo scontro tra Kylo Ren e Luke Skywalker, con quest’ultimo che nel finale torna a essere tutt’uno con la Forza.

La versione cartacea dell’iconica sequenza cinematografica propone però un dettaglio aggiuntivo: le ultime parole pronunciate da Luke prima di svanire. Dopo aver letto negli scorsi numeri altre sequenze inedite, come il commiato ad Han Solo o il rimpianto di Luke per come ha gestito l’Ordine dei Jedi dopo la morte di Darth Vader, gli ultimi pensieri rappresentano uno sguardo estremamente intimo sul personaggio.

Pochi istanti prima, il protagonista della trilogia originale di Star Wars aveva sfoggiato tutta la sua saggezza e la sua ironia mostrando al nipote Ben Solo quanto si sbagliasse e affermando: “Ogni grande maestro ti insegnerà a conservare il tuo trucco migliore per ultimo“, per poi svelare di non essere realmente di fronte a lui. In punto di morte, invece, gli ultimi pensieri di Skywalker sono quelli di un uomo al capolinea:

 

E così finisce, come iniziò. Illuminato da due soli prima di entrare in un mondo più grande.

 

Un chiaro riferimento al quarto episodio della saga, Una nuova speranza, quando un giovanissimo Luke, colmo di speranza, lasciò il suo pianeta natale Tatooine (illuminato da due soli) per entrare a far parte di un’avventura che avrebbe cambiato non solo la sua vita ma anche quella dell’intera galassia.

Simili considerazioni fanno ben sperare per un ritorno dello Jedi in veste di fantasma (come già avvenuto in passato con altri maestri), percorrendo così una strada inedita per lui.

 

 

 

Fonte: CBR