Mercoledì 26 settembre la casa editrice BAO Publishing ha presentato a Roma il primo volume di L’Età dell’Oro (23 x 30 cm, 232 pp., col., 27,00 Euro), disponibile dalla scorsa settimana sugli scaffali delle fumetterie e delle librerie italiane, presso la filiale Feltrinelli di Largo Argentina.

All’incontro erano presenti i due autori del fumetto, originariamente edito in Francia da DupuisRoxanne Moreil e Cyril Pedrosa, moderati da Michele Foschini, Chief Creative Officer della casa editrice milanese.

 

L'età dell'oro, Cyril Pedrosa e Roxanne Morei alla libreria Feltrinelli

 

I lettori romani hanno risposto in massa alla chiamata, con la sala incontri della libreria gremita di persone. L’evento è stato strutturato in due parti, come consuetudine per l’editore: la prima, introduttiva, che ha permesso un confronto diretto tra gli autori e il pubblico, e la seconda incentrata sulle dediche dei volumi.

Pur non essendoci stato molto spazio per le domande poste da lettori e professionisti del settore, gli argomenti trattati sono sicuramente degni di nota, tra cui: la situazione politica francese che effettivamente si riflette in modo tangibile all’interno dell’opera; la scelta di ambientare la storia in un contesto medioevale, storicizzando un’utopia con tutti i contrasti tra diversi ceti sociali, restando ben consapevoli che quella situazione successivamente si evolverà nel tempo, e la presenza di alcune connotazioni moderne all’interno della storia.

 

L'età dell'oro, Cyril Pedrosa e Roxanne Morei alla libreria Feltrinelli

 

Successivamente, il discorso si è spostato sulla protagonista, Tilda, con un lettore che ha chiesto se ci fosse una sorta di similitudine tra lei e Giovanna D’Arco. In questo caso, gli autori hanno sottolineato la forte connotazione da antieroina del personaggio, in quanto con lei hanno volutamente creato una protagonista che evitasse l’ingresso a gamba tesa nella storia, cercando piuttosto di costruirla e farla evolvere nel corso del racconto. Allo stesso modo, il tandem creativo ha escluso la presenza di riferimenti mistici o religiosi nel racconto.

L’ultima fase del dibattito è stata incentrata sul fattore più “tecnico” della produzione, in cui si è parlato di una sceneggiatura rivisitata e riscritta per diciotto volte, prima di avere la forma finale, per poi raccontare un episodio specifico legato alle prime trenta pagine di storia, completamente cestinate perché la protagonista era stata sviluppata seguendo un pensiero lontano rispetto a quello degli autori.

A tal proposito, parlando di tutti gli imprevisti a cui si va incontro durante la scrittura, i due autori hanno accostato quest’ultima al seguire mille digressioni come fossero sentieri di montagna da esplorare per stilare una cartografia della storia, percorso in cui è stato sottolineato anche il ruolo dell’editor, figura che deve sempre misurare la portata dei propri interventi nel corso della lavorazione.

 

L'età dell'oro, Cyril Pedrosa e Roxanne Morei alla libreria Feltrinelli