Louvre

Ogni anno, il Louvre ospita per nove mesi nella Petite Galerie una mostra che mescola forme d’arte ed epoche differenti, per sensibilizzare i visitatori e invitarli ad approfondire il tema attraverso le altre collezioni del museo parigino.

Quest’anno, l’esposizione sarà dedicata al rapporto tra Archeologia e Fumetto, con numerose tavole in cui la Nona Arte racconta tra realtà e finzione le gesta di esploratori e cacciatori di tesori, in qualche modo collegate ai preziosi reperti ospitati al Louvre. Tra gli artisti coinvolti, anche due italiani che conosciamo bene: Teresa Radice e Stefano Turconi.

La galleria ospiterà infatti una tavola originale de Il porto proibito (BAO Publishing), come gli stessi autori hanno annunciato sul loro blog La casa senza nord. La mostra debutterà il prossimo 26 settembre e sarà aperta al pubblico fino al 1° luglio 2019.

Non appena abbiamo appreso la notizia, abbiamo contattato la coppia per un commento su questo traguardo decisamente straordinario:

 

Teresa e Stefano, abbiamo letto della tavola de “Il porto proibito” esposta al Louvre. Innanzitutto, congratulazioni, non è certo un risultato da poco! Come avete reagito quando ne siete venuti a conoscenza?

Hai presente la scena di “Coco” in cui allo scheletro addetto alla dogana casca la mascella alla vista di Miguel? Ecco, la reazione è stata più o meno quella. Appena letta la mail che ci comunicava la notizia, le reazioni andavano da: “Non è possibile, è uno scherzo” a “Ma non sarà mica il Louvre-Louvre, sarà la succursale di ‘saint Pincopallino sur Loire’”. Invece no, era proprio il Louvre-Louvre…

 

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Ci potete raccontare come mai proprio questa tavola sarà esposta al Louvre? È stata selezionata da qualcuno, eravate stati contattati a riguardo…?

Tutto nasce da un’altra mostra, l’expo “Un rêve d’Italie, la collection du marquis Campana exposée au musée du Louvre”: una raccolta di opere, in gran parte reperti archeologici provenienti da diversi Paesi, che facevano parte della collezione (poi dispersa) del marchese Campana, un nobile italiano del XIX Secolo.

Per attirare l’attenzione di un pubblico più vasto, affiancata a questa mostra il museo ne ha organizzata un’altra: “L’archéologie en bulles”, per raccontare l’archeologia vista dal mondo della BD. Per selezionare le opere gli organizzatori hanno contattato diverse persone, tra cui un collezionista di tavole originali (comprese le nostre), e il gioco è fatto! È stata scelta la pagina 217, con Abel sull’isola di Pasqua.

 

Il porto proibito, pagina 211

 

È straordinario il fatto che dei giovani fumettisti italiani, con un’opera pubblicata pochi anni fa, siano riusciti a entrare in quello che probabilmente è il museo più famoso del mondo, mentre nel nostro Paese per vedere dei fumetti esposti in gallerie prestigiose bisogna scomodare artisti ormai affermati da decenni e noti anche al pubblico generalista (Manara, Pazienza, Bonvi, Pratt, ecc…).

I vostri fumetti sono da tempo conosciuti anche oltralpe, ma al di là delle risapute differenze tra il mercato italiano e quello francese, in questi anni avete percepito un diverso trattamento da parte del movimento artistico “esterno” alla Nona Arte?

In Italia, a parte gli esempi che hai citato, si occupa di Fumetto solo il mondo del Fumetto. Tutt’al più il mondo della letteratura “ufficiale”, in maniera ancora un po’ timida (anche se, a onor del vero, in costante crescita), inizia a interessarsi al tema: lo dimostrano anche le candidature di autori di Fumetto a noti premi letterari.

In Francia il Fumetto, da tempo immemore, fa invece parte a pieno titolo non solo del mondo culturale ma del “mondo” in generale! I fumetti sono dappertutto, fanno parte dell’immaginario collettivo, si trovano ovunque (anche la libreria più scarsa del più piccolo villaggio ha una sezione di BD). In Francia capita che ad autori di fumetto venga data la Legion D’Onore!

Per fare un esempio: l’anno scorso “Il porto proibito”, un fumetto, ha preso un premio dall’Accademia della Marina Francese, che ogni anno sceglie le opere che più hanno “diffuso” l’amore per il mare e la navigazione.

 

 

Fonte: La casa senza nord