Una miniserie dedicata a Shatterstar, colonna portante della versione di X-Force degli anni Novanta, creata da Rob Liefeld. Un personaggio non amatissimo, ma certamente importante, della storia mutante Marvel torna protagonista grazie a Tim Seeley, a ottobre, per le matite di Carlos Villa.

Comic Book Resources ha intervistato lo sceneggiatore, ed eccone per voi i passaggi chiave dopo le prime dichiarazioni di qualche settimana fa:

 

Shatterstar #1, copertina di Ivan Shavrin

Non vi mentirò: l’attrazione iniziale per il progetto è stata la nostalgia. Ero dell’età giusta, all’epoca, per essere del tutto spazzato via da questo gladiatore alieno, duro e tosto che si mostrò nelle ultime pagine di New Mutants, prima che venisse rilanciata come X-Force. Ma quel che per me è davvero entusiasmante oggi, che sono considerevolmente più vecchio, è l’aspetto hard boiled del personaggio. Cresciuto nella violenza, cerca di essere uno dei buoni, ma si tratta di una linea molto sottile, specialmente per un rifugiato interdimensionale mutante.

Questa storia mi ha fatto pensare alla descrizione di Raymond Chandler del classico detective privato: “Deve essere un uomo formato e un uomo comune, eppure a suo modo inusuale. Deve essere un uomo d’onore”. Per me, questa è la strada da seguire.

La storia prende le mosse dalle conseguenze su di lui della vita nel sottobosco mutante, assieme a tutti quei pazzi in costume. Non farà parte di una squadra e lo troveremo in cerca di un posto nel mondo in cui ha deciso di vivere. Al suo nucleo, questa è una storia di vendetta, dove colui che la cerca è costretto a confrontarsi con il proprio passato. Sarà più tenebrosa di alcune delle avventure di super eroi che ho scritto e sarà piena di gente cattiva che viene pugnalata da una spada a due lame. Ma ci sarà anche un sacco di dramma e spazio per i personaggi, in mezzo a tutti gli accoltellamenti.

Rictor fa decisamente parte della storia, anche se non è un vero co-protagonista. Introdurremo un sacco di nuovi personaggi di supporto, tra cui gli inquilini del palazzo che Shatterstar ha comprato. Sono rifugiati interdimensionali, provenienti da tutto il Multiverso Marvel. Shatterstar si sente responsabile per loro.

 

Seeley non rivela il cattivo della storia, ma assicura che ha a che fare con le origini dell’eroe. C’è anche un altro grande avversario, qualcuno che non abbiamo mai incontrato: il gladiatore di nome Gringrave, anche lui legato al passato di Shatterstar, probabilmente anche sentimentalmente. Tutta la storia è giocata tra il presente dell’Universo Marvel e il passato del guerriero, nel Mojoverso.

 

Da ragazzino ero un fan della Marvel e le sue storie del passato mi sono molto familiari, quindi è divertente mettermi alla prova in un mondo narrativo in cui sono così a mio agio. Mettiamo sul tavolo una situazione piuttosto particolare, per le avventure di Shatterstar, quindi, se sopravviverà ai cinque numeri della miniserie, prevedo che ci saranno altre storie da raccontare per questo gladiatore-detective-padrone di casa e per i suoi strani inquilini.

 

Shatterstar #1, copertina di Yasmine Putri

 

 

Fonte: Comic Book Resources