Star Wars #50, copertina di Travis Charest

Fin dall’annuncio del titolo Rogue One come nome in codice della squadra che rubò i piani della Morte Nera, i fan di Star Wars si sono interrogati sui potenziali collegamenti tra quel nome e la Squadriglia Rogue – i migliori piloti Ribelli che danno filo da torcere all’Impero negli Episodi V e VI – capitanata da due nomi leggendari dell’Alleanza, prima lo stesso Luke Skwyalker e poi l’asso del pilotaggio Wedge Antilles.

Il film si chiude con un apparente nulla di fatto, spiegando la nascita del nome in codice come un semplice nome fittizio inventato dal disertore Imperiale Bhodi Rook prima di lanciarsi nella fatidica missione su Scarif. A fare da ponte tra i due eventi apparentemente non correlati arriva ora la serie a fumetti Star Wars, firmata da Kieron Gillen e Salvador Larroca, attualmente a un momento cruciale.

In occasione del numero #50 della serie, assistiamo a un punto di svolta della Guerra Civile Galattica: l’Alleanza Ribelle ha radunato una flotta di navi ammiraglie degna di tale nome e si prepara a portare il conflitto con l’Impero a uno stadio successivo combattendolo quasi ad “armi pari”, quando sulla scena irrompe lo Squadrone della Morte di Darth Vader che inizia a decimare le navi della neonata Flotta Ribelle, rese inagibili dal sabotaggio di una traditrice interna (qui i dettagli).

Il numero #51 di Gillen riprende le fila di questa tragedia in corso dal punto di vista di Luke, impossibilitato assieme agli altri piloti Ribelli a intervenire nella battaglia, in quanto gli stessi caccia sono bloccati all’interno di incrociatori Ribelli inerti. Oltre alla situazione critica in corso, Luke è gravato anche da un altro fardello: nel ciclo narrativo precedente, gestito sempre da Gillen e compagni, ha fatto visita alla luna di Jedha, dove ha appreso la verità sulle vicende di Rogue One e sulla vera entità del sacrificio che gli ha permesso di sferrare il colpo fatale contro la Morte Nera.

Colpito e ispirato dalle imprese di Jyn Erso e compagni, Luke se ne lascia ispirare proprio nel momento in cui (con il “solito” provvidenziale aiuto di un certo contrabbandiere Corelliano) i caccia riescono finalmente a partire dagli hangar e a lanciarsi in battaglia. Consapevole di tuffarsi in una probabile missione suicida, proprio come gli eroi di Scarif, Luke decide di trarne ispirazione e di fare in modo che Jyn e compagni siano di ispirazione anche per gli altri piloti. Alla richiesta di Wedge di un nome in codice da assegnare alla neonata squadriglia, Luke risponde senza esitare: “Squadriglia Rogue”.

È la nascita di una piccola e ancestrale leggenda dell’universo starwarsiano e un cerchio apparentemente incompleto che finalmente si chiude. Diavolo di un Gillen!

 

Star Wars #52, anteprima 01

 

 

Fonte: CBR