Dan DiDio e Jim Lee, i due uomini alla guida del comparto fumettistico della DC Comics, rispondono alle domande di icv2, in occasione del Comic-Con International di San Diego.

Più che di questioni creative, si parla di valutazioni del mercato, di nuove strategie di vendita, di analisi delle tendenze. Ecco le loro dichiarazioni più importanti, che prendono le mosse da un dato molto preciso. La DC Comics, rispetto al 2017, ha aumentato i propri ritorni economici per quanto riguarda la pubblicazione dei volumi.

 

Superman

Lee – L’anno scorso abbiamo sofferto per il cattivo rendimento della catena Barnes & Noble, che ha avuto un pessimo ultimo quarto di annata. Inoltre, avevamo passato la prima ondata dei volumetti di Rebirth. Se confrontiamo gli anni, abbiamo avuto un 2016 molto più forte dell’anno successivo, in termini di vendite di volumi. Detto questo, i numeri dei nostri periodici hanno invece sorpassato le nostre aspettative e sono rimbalzati in maniera importantissima e molto rapida. C’è però ancora una certa lentezza nella vendita nelle librerie, e ci preoccupa un po’.

DiDio – La mia paura è che ci sia una probabile saturazione dell’offerta. Se guardiamo ai numeri, vediamo che ci sono circa quattrocento periodici pubblicati ogni mese. Non posso nemmeno immaginare il numero di volumetti antologici mensile. Messo tutto assieme, è pazzesco. Un sacco di offerta. E, almeno nel mercato diretto, il giro di denaro è più o meno sempre quello. Il prezzo base per i periodici è attualmente di 3.99 dollari, per lo più. E devo pensare che una parte di quei soldi siano finiti a comprare volumi a un prezzo più alto, invece che un maggior numero di fumetti.

Stiamo tendendo d’occhio il mercato in generale. Ed è questa la ragione per cui tentiamo approcci diversi in aree diverse, perché la sensazione è che siamo in un periodo di contrazione, quindi dobbiamo cercare crescita in aree in cui vediamo un’opportunità, come ad esempio il settore young adult.

Credo che persino per The Walking Dead il picco delle vendite sia arrivato prima dell’anno scorso. Un risultato di vendite eccezionale che ha portato nei negozi un sacco di lettori che compravano anche altro materiale. Quando la popolarità di quella serie TV ha vacillato, questo ha ovviamente avuto un impatto sulle vendite di fumetti nel mercato di massa.

Batman: Nightwalker, copertina di Chris Wildgoose

Lee – Per prima cosa, nel 2018 siamo passati a un catalogo tutto nostro. Non ci appoggiamo più al distributore Diamond per le preview. Ora abbiamo DC Nation. Abbiamo capito che dobbiamo mantenere separate l’idea dell’ordinazione dei fumetti, di trovare il momento giusto per promuoverli e di metterli sul mercato. Un tempo, erano un tutt’uno. Prima, quando facevi le anteprime, facevi anche promozione. Si dava per scontato che un sacco di clienti prendessero in mano la rivista Previews di Diamond per vedere in anticipo cosa sarebbe uscito per poi ordinarlo. Separando le due cose, possiamo fare promozione e marketing in tempi che ci paiono più vicini a quelli ideali.

Possiamo farlo più a ridosso della vendita, ad esempio, e, quando diffondiamo le informazioni, possiamo darle direttamente ai venditori in maniera più succinta, in un formato che non è reso dispersivo a causa di tutto l’altro materiale che viene promosso contemporaneamente.

DiDio – In termini di volume di produzione, credo che stamperemo più o meno tanto quanto fatto nel 2017. Probabilmente sarà così anche nel 2018. Se guardiamo all’espansione del mercato, vediamo che ci sono nuove compagnie che entrano ogni giorno. Sembra che tutte siano molto forti in termini di materiale prodotto, sin dall’esordio. Non procedono per gradi, ma corrono parecchio. E credo che questo aggiunga un peso sulle spalle dei venditori, non solo sulle nostre. Come dicevamo, siamo piuttosto coerenti nei numeri della nostra offerta, ma attorno a noi c’è sempre più nuovo materiale e nuove compagnie tra cui i lettori devono scegliere.

Lee – Inoltre, abbiamo cercato di essere giudiziosi nel gestire le copertine in esclusiva per i venditori e di essere metodici nella produzione delle variant cover. Ci pensiamo spesso, con strategie precise.

DiDio – Siamo un editore che produce libri, ma questo richiede metodo e comprensione di sistemi differenti rispetto a quel che facciamo sul mercato diretto delle fumetterie. Dobbiamo avere una cadenza di pubblicazione dei prodotti, così come un diverso stile nel packaging e nella promozione. In questo senso parliamo di “diventare” un editore. Dobbiamo cambiare le nostre logiche interne, le abitudini, il modo di produrre per far sì che somiglino di più a quelle di chi stampa libri per le librerie, non materiale periodico.

 

Puntare di più sulle librerie che impatto ha sul mercato delle fumetterie?

 

DC Nation #0, copertina di Jorge Jimenez

Lee – Il mercato cambia con le epoche. Se entrate in un negozio di fumetti oggi e vedete la merce, ci sono un sacco di posti che vendono anche moltissimi giochi, carte e così via. Tutto il nostro settore è molto più frammentario che in passato, e si è diversificato nel corso degli anni perché i venditori si sono fatti furbi e hanno capito da chi è composta la loro clientela e che cosa cerca.

DiDio – Inoltre, siamo sempre in contatto con Diamond, come distributore, per cercare di capire il mercato delle fumetterie. Stanno succedendo un sacco di cose in quel settore, ma i numeri contestualizzati non stanno subendo grandi cambiamenti, da un anno all’altro. Non c’è niente di male nel volersi espandere in altri canali di vendita. Più in là arrivano i nostri prodotti, meglio è. Non vogliamo sostituire un canale all’altro e tutto quel che facciamo è un’aggiunta al mercato diretto, non una sostituzione.

Lee – Non siamo tanto attenti alle percentuali, ma ai numeri in valore assoluto di ogni canale di vendita, nel valutare le strategie anno per anno. La spinta che possiamo ottenere dai libri young adult è un’opportunità enorme.

DiDio – Per tutti.

Lee – Nelle librerie è il settore che cresce più in fretta e vogliamo entrare a farne parte. Abbiamo i personaggi e possiamo assumere gli autori che raccontino con essi le migliori storie possibili.

 

I due hanno anche parlato delle diverse responsabilità che hanno ora che Jim Lee è diventato capo dell’Ufficio Creativi, al posto di Geoff Johns. Più responsabilità per lui, sempre in giro per convention e con una mole di lavoro molto più elevata per quanto riguarda gli altri media. Soprattutto per quanto riguarda giochi e videogiochi, c’è stata una certa crescita dei suoi impegni.

I due hanno anche parlato del loro accordo con Walmart, la catena di negozi al dettaglio, per cui stanno producendo degli importanti progetti ad hoc.

 

DiDio – Per loro produciamo delle storie seriali perché è il nostro business principale. Noi siamo nel settore dei periodici, principalmente. Ci sono delle storie complete, delle idee che si reggono da sole, nei nostri fumetti. Un sacco del materiale ristampato che stiamo cercando di realizzare stiamo cercando di mantenerlo più attuale e contemporaneo possibile. E per lo più è composto di periodici. Non produciamo molte storie indipendenti e ce ne siamo allontanati come editore. Pertanto, vogliamo essere certi di creare un nuovo nucleo di clienti abituali, che le storie abbiamo delle strutture complete in ogni numero, ma che contengano qualcosa che li faccia tornare per i successivi.

 

Superman Giant #1, copertina di Jim Lee

 

 

Fonte: icv2