Leggere 300, di Frank Miller, è stata un’esperienza affascinante per Leo Ortolani, ma la scintilla che ha portato l’autore di Rat-Man a realizzarne la parodia è scaturita dalla visione dell’adattamento cinematografico diretto da Zack Snyder.

Il livello di testosterone è stato tale da ricordargli i film “da macho” degli anni ’80 che tanto ama, e inizialmente lo ha addirittura stuzzicato la possibilità di rendere i vari Sylvester Stallone, Chuck Norris, Steven Seagal & Co. parte dell’esercito di spartani; in seguito, però, ha preferito optare per centinaia di soldati anonimi al servizio del carismatico Leonida, conservando quell’idea primigenia per un progetto futuro: I sacrificabili.

 

 

Pur non essendo di fatto Rat-Man, come in altre parodie ortolaniane (Star Rats, Il signore dei ratti, Il grande Magazzi), il protagonista condivide con il super eroe in calzamaglia gialla le orecchie di topo e la scar...