Al Comic-Con International 2018 di San Diego, la DC Comics ha presentato un panel incentrato su tutte le novità della divisione Vertigo, dal lancio dell’etichetta Sandman Universe all’arrivo di nuove serie originali.

L’incontro è stato moderato dall’Executive Editor Mark Doyle, che ha progressivamente invitato sul palco i vari autori, a cominciare da Nalo Hopkinson e Dominike “Domo” Stanton, vale a dire il team creativo di House of Whispers:

 

Stanton – Seguiremo svariati personaggi e vedremo come questi interagiranno tra loro. Tra i protagonisti c’è una sorella minore che sta provando ad accettare che la sua maggiore sia gay. Giocheremo molto con le vite di queste persone, arrivando così a conoscerle meglio.

Doyle – Questo è un universo condiviso. Se siete fan di Sandman, questi titoli vi daranno grandi soddisfazioni, perché partono proprio là dove serie originale si è conclusa. È un vero e proprio sequel.

 

Si è parlato poi di Border Town con Eric M. Esquiviel e Ramon Villalobos:

 

Esquiviel – La serie si svolge in una città dove la tensione razziale è alle stelle, elemento in comune con il luogo nel cui sono cresciuto. Poi ci saranno un sacco di stranezze sovrannaturali per le quali gli immigrati si prenderanno la colpa.

Villalobos – È come se Invisibles incontrasse Dawson’s Creek.

Esquiviel – O se Stranger Things venisse trasmessa da Telemundo. Per ciò che concerne le implicazioni politiche della storia, ad ogni modo, questa non è una dichiarazione per dire che il Messico esiste.

 

Ben Blacker, scrittore di Hex Wives, serie disegnata da Mirka Andolfo, ha poi preso la parola:

 

Blacker – Questa serie esplora tutte le nefandezze compiute dagli uomini nei confronti delle donne… fatte a volta senza rendersene nemmeno conto. Scrivere una storia con personaggi molto forti che si muove tra tematiche da soap opera e da racconto sovrannaturale è qualcosa di grandioso. Ci sarà una scena che forse è la più sexy e strana di sempre.

 

Bryan Hill ha poi discusso della sua American Carnage, disegnata da Leandro Fernandez, raccontando che la storia è nata a seguito della tragica sparatoria in una chiesa del South Carolina. Prima di mettersi a scrivere, lo sceneggiatore ha incontrato anche un gruppo di suprematisti bianchi, confrontandosi a viso aperto con loro.

Zoë Quinn ha poi svelato la genesi di Goddess Mode, serie illustrata da Robbi Rodriguez scaturita dalla frustrazione di essere un’appassionata di fantasy in un mondo sempre più dominato dalla tecnologia.

Queste invece le dichiarazioni di Rob Sheridan su High Level, titolo disegnato da Barnaby Bagenda:

 

È una storia come quella de Il Signore degli Anelli o Star Wars, su personaggi che vivono nelle parti più periferiche di questi mondi e poi il destino li porta nel bel mezzo di un grande conflitto.

 

Infine, Mark Russell ha discusso della sua serie, Second Coming, illustrata da Richard Pace:

 

Sunman… non è certo Superman. E nella storia lui condividerà l’appartamento con Gesù Cristo. È una serie che parla del trovare un’alternativa all’infinito ciclo di violenza che guida il mondo da diversi secoli.

 

 

Fonte: CBR