Dennis Hopeless è lo sceneggiatore di Cloak and Dagger, la nuova miniserie Marvel di cui vi abbiamo parlato giusto qualche giorno fa, disponibile in formato digitale da settimana scorsa, in concomitanza con l’inizio della serie TV dedicata ai due personaggi.

Il sito ufficiale della Casa delle Idee lo ha intervistato, e noi vi riportiamo le sue dichiarazioni più interessanti:

 

Cloak & Dagger #1, copertina di Mahmud Asrar

Cloak and Dagger è una sorta di punto di incontro fra la scrittura di una serie dedicata a un solo super eroe e quella di un fumetto di gruppo. Nel primo caso, puoi raccontare la storia da dentro la testa del protagonista. C’è un solo punto di vista e rappresenta la prospettiva che fa procedere la vicenda. I fumetti dedicati a un team sono più corali e i riflettori passano da un membro all’altro, con la dinamica di gruppo che si prende più di quanto facciano i singoli punti di vista.

Cloak and Dagger racconta da due prospettive molto diverse allo stesso tempo. Tyrone e Tandy sono personaggi sostanzialmente interdipendenti, ma vedono il mondo attraverso occhi parecchio differenti. Giocare con questo cambiamento costante di percezione è stato molto divertente. Lasciamo che i lettori entrino nella mente dell’uno e dell’altro, a volte mostrando la stessa scena da due angolature distinte. Proprio come nella vita reale, sono le differenze a far procedere le cose.

Lo stile di David Messina è grandioso, spettacolare, supereroico. Questa storia è praticamente un thriller psicologico. Come tutte le migliori storie di Cloak e Dagger, ci porta in vicoli stretti e luoghi oscuri. I disegni di David conferiscono a questa vicenda una luce e una vita di cui c’era grande bisogno. Bellissimi.

L’attuale relazione tra Cloak e Dagger è una delle ragioni principali che fanno da motore alla vicenda. Quando inizia la storia, sono più lontani che mai e la nuova situazione in cui si trovano è scomoda per tutti e due. Poi intervengono i vecchi ricordi, come sempre succede, e qualcosa li spinge a riavvicinarsi. Passiamo un po’ di tempo con loro a rivangare il passato, gli esordi, quando i loro poteri e il loro rapporto erano ancora sconosciuti e terrificanti.

La minaccia della serie è proprio uno di quei vecchi ricordi. Tandy sta lavorando a un caso di omicidio e vede qualcosa sulla scena del crimine che la riporta a eventi dimenticati della sua adolescenza. Il nostro cattivo emerge, in qualche modo, da quegli eventi… e le cose sono complicate dal fatto che Cloak e Dagger siano così distanti. I problemi si intrecciano in un gran macello.

Se siano arrivati al punto da accettare il trauma che i loro poteri rappresentano? Credo che ognuno dei due darebbe una risposta diversa. Dagger ha abbracciato le proprie abilità e il ruolo di super eroina in un modo che probabilmente non sarà mai proprio di Tyrone. Per lui, la Forza Oscura sarà sempre una sorta di maledizione. La usa per fare del bene al meglio delle sue abilità, ma non è qualcosa che possa dargli gioia.

 

 

 

Fonte: Marvel