Mercoledì 26 giugno torna in edicola, a distanza di un anno esatto, Alias Comics, il supplemento a fumetti de Il Manifesto. Il mensile extra-large dedicato dal quotidiano comunista alla Nona Arte e al racconto d’autore uscirà da giugno a settembre, proponendo 32 pagine a colori di storie complete e per gran parte inedite, firmate da alcuni dei migliori autori italiani.

Confermato il team creativo dello scorso anno, formato da Onofrio Catacchio, Diego Cajelli, Andrea Voglino e Gianluca Maconi, Stefano Zattera, Ariel Vittori e Tiziano Angri. A questi si aggiungeranno altri nomi di spicco del settore.

Come nel 2017, ogni inserto mensile sarà arricchito da interviste tematiche a grandi personalità della cultura e dell’attualità: da Sergio Segio (ex militante di Prima Linea) a Roberto Bolle (Étoile del Teatro alla Scala di Milano) da Milo Manara (Maestro dell’erotismo a fumetti) a LRNZ (fumettista e prossimamente regista cinematografico).

La carne al fuoco è tanta, e ne abbiamo parlato con il supervisore artistico del progetto, Andrea Voglino, che ci ha concesso due tavole in anteprima assoluta delle storie che verranno pubblicate sui numeri di luglio e settembre.

 

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“Alias Comics” riparte. Ne deduciamo che la prima stagione sia andata piuttosto bene.

Vendite più che discrete e, soprattutto, stabili: chi ha cominciato a seguirci a giugno 2017 ci è venuto dietro per tutta la stagione. L’unica flessione ha riguardato l’”Alias Comics Extra” uscito a novembre, ma lì si trattava di materiale già pubblicato a un prezzo sempre concorrenziale ma certamente più alto rispetto a quello delle uscite estive. Un’edizione “da collezione” dedicata a un pubblico decisamente più ristretto, e per la quale quest’anno stiamo studiando l’ipotesi di una co-edizione da libreria da realizzare in partnership con un editore specializzato. Bilancio positivo, comunque, con una certezza: abbiamo avvicinato ai fumetti anche chi normalmente non li segue. Un motivo d’orgoglio in più.

Quest’anno vedremo all’opera il team creativo del 2017, con l’aggiunta di altri nomi del nostro panorama fumettistico. Anche la formula sarà sempre la stessa? Tre storie inedite e il “Remaster” di una pubblicazione indipendente?

Squadra che vince non si cambia. Quindi, sì, in ogni numero avremo tre episodi inediti e una ristampa in versione “Remaster”, con colori e lettering rifatti ex novo quando necessario. Per i “Remaster”, comunque, siamo andati su autori di qualità assoluta: in ordine di apparizione, Michele Petrucci, Antonio Fuso, Roberto Baldazzini e Sergio Ponchione.

Le vostre serie dello scorso anno proseguiranno? E quali nuove proposte ci attendono?

“Bravado”, “Stella Rossa”, “Brenda Cowgirl”, “Storie (Quasi) Senza parole” e naturalmente “Oltregomma” torneranno a segnare la continuità con la prima stagione. Fra le novità, c’è il noir distopico e futuribile scritto e disegnato dal grande Alberto Lavoradori di Pikappiana memoria, “Pleasence”, e la nuova fatica del trio Luca Vanzella/Luca Bertelè/Mabel Morri, “Megalopolis”, storie di super eroi molto sui generis. Senza dimenticare Maurizio Rosenzweig, che ha realizzato appositamente per noi una storia assolutamente fuori scala!

La grossa novità rispetto al 2017 è rappresentata da alcune sorprese fuori dalla stagione estiva: una prevista per il giorno di Halloween, dedicata al Dia de los muertos messicano, e l’altra natalizia, in uscita il 28 novembre, ricca di imprevedibili guest star.

In realtà, da qualche giorno c’è un’altra piccola novità targata Alias Comics: le T-shirt ufficiali di “Stella Rossa” e “Brenda Cowgirl”, disponibili sullo store de “Il Manifesto” in tutte le taglie. Tornando al supplemento, il numero in uscita il 31 ottobre, sarà un vero e proprio “albo gigante”, una storia unica in ventotto tavole che vedrà debuttare sulle nostre pagine il giovane ma abile sceneggiatore indy Marco Generoso e il grande Stefano Landini del recente “Daredevil” della Marvel… per Natale, invece, come accennavi, la rivista virerà verso un cast nonché verso territori narrativi totalmente inediti. Di più, per ora, non posso dire, se non che l’idea è quella di capire se ci possa essere spazio per altre mani e altri modi di intendere il Fumetto d’autore.

Concludiamo con una domanda sullo spirito di “Alias Comics”. L’interesse per una testata antologica a fumetti in Italia era scemato da tempo, e la vostra è dunque una bella scommessa. D’altronde, ci sono stati esempi illustri in passato: “Comic Art” o “Frigidaire”, tra gli altri. Sono quelle riviste il vostro punto di riferimento? E a quale tipo di lettore vi rivolgete?

Da “Frigidaire” abbiamo ereditato la commistione fra fumetti e attualità, non a caso anche quest’anno abbiamo in programma interviste a personaggi esterni al mondo del Fumetto, da Sergio Segio a Roberto Bolle a don Luigi Ciotti. Di “Fuego” o “Nova Express” ci piaceva la volontà di giocare con i generi, al limite anche stravolgendoli. Dal Fumetto mainstream, in cui tutti lavoriamo, la fedeltà a una linea editoriale che punti alla massima qualità possibile. In realtà, però, lo spirito è lo stesso del quotidiano che ci ospita: offrire al pubblico una lettura della realtà stimolante, ironica e “barricadera” il giusto. La sfida più grande è quella di durare nel tempo, naturalmente… ma per riuscirci ci stiamo attrezzando. Intanto, incrociamo le dita!