Sabato 21 e domenica 22 aprile, si terrà a Cernobbio, sul lago di Como, il Lake Como Comic Art Festival. Noi saremo presenti e attoniti, di fronte a una lista degli ospiti che annovera, Jim Lee, Eduardo Risso, Frank Cho, Olivier Coipel, Neal Adams, Greg Capullo, Dave Gibbons, Gabriele Dell’Otto, Juanjo Guarnido e tanti altri nomi importanti, nazionali e internazionali.

La manifestazione ha ben poco a che vedere con le normali convention di Fumetto a cui siamo abituati e rappresenta un esperimento per il nostro Paese. Una formula esclusiva che permetterà agli autori e agli appassionati di incontrarsi con più agio e più calma, e che consentirà agli artisti di mettere in mostra la loro arte in un luogo di bellezza e importanza storica indubitabili.

Per farvi capire meglio quale sarà lo spirito di questa prima edizione del Festival, abbiamo raggiunto il suo curatore principale, Steve Morger.

 

LCCAF è molto diversa da ogni altra convention che l’Italia abbia visto. Molto concentrata sugli artisti e davvero intesa a creare un’interazione personale con i fan. Si tratta di una dichiarazione di intenti, da parte vostra? Del tentativo di recuperare la definizione di “arte” che appartiene al Fumetto?

Proprio così. Io credo profondamente che il Fumetto sia una vera e propria forma d’arte. Molte convention, anche se non tutte per fortuna, si concentrano su elementi che vanno oltre il Fumetto in sé e oltre gli artisti, tanto che le loro opere sembrano perdersi. Ho voluto concentrarmi quasi esclusivamente sull’arte che sta alla base di tutto. In questo senso, per me era fondamentale consentire un incontro vero, significativo, tra appassionati e fumettisti. Ecco perché ho voluto che la manifestazione fosse particolarmente intima.

Perché il lago di Como? Si tratta, ovviamente, di un contesto paesaggistico meraviglioso. Ma perché proprio questa scelta? La bellezza dei luoghi permette all’arte di brillare ancor più intensamente?

Due ragioni. La prima è che amo questo posto e ci vengo in visita da decenni. Volevo mostrare la sua bellezza sia ai fan che agli autori. In seconda battuta, volevo che il festival fosse qualcosa di più che una sterile occasione per questi ultimi di vendere il proprio materiale. Lucca è probabilmente il mio ideale, il mio riferimento di come dovrebbe essere una convention, quando si trasforma una città meravigliosa in uno spazio di promozione del Fumetto. Altre situazioni, invece, risultano del tutto impersonali, e io non volevo fare questo errore. Quindi è proprio così: la bellezza del lago, per me, è il perfetto complemento di quella del Fumetto.

La lista degli ospiti è davvero impressionante. Ci sono alcuni dei cartoonist più importanti al mondo. Tra loro, un paio di vere e proprie leggende e una delle personalità più influenti del comicdom. Un vero e proprio gotha del Fumetto internazionale. Il Festival è anche un’occasione per creare un dialogo tra questi grandi?

Lo spero proprio. Molti degli ospiti sono miei amici e ho avuto la fortuna di creare con loro un rapporto meraviglioso. Non vedo l’ora di incontrare nuovi artisti, che ancora non conosco, e fare incontrare queste personalità fra loro. Io sono e sarò sempre un fan che ha avuto la fortuna di creare delle relazioni straordinarie attraverso i fumetti.

Come sarà messa in mostra l’arte degli ospiti? Ci saranno degli spazi dedicati in forma di mostra? Oppure sarà tutto lasciato all’iniziativa personale degli artisti?

Tutti gli artisti e i venditori di tavole avranno a disposizione degli spazi per mettere in mostra il proprio lavoro, ma non ci saranno vere mostre formalizzate. Si tratta di qualcosa che speriamo di organizzare in futuro, se i fan saranno entusiasti e ne sentiranno la necessità.

Com’è organizzato lo spazio di Villa Erba per accogliere artisti e appassionati? E in quali forme questi ultimi potranno incontrare gli ospiti. 

Sarà tutto molto informale e intimo. Tenendo basso il numero di persone che potranno partecipare, almeno rispetto alla maggior parte degli altri eventi dedicati al Fumetto, vogliamo permettere ai fan di avere tempo per osservare i disegni e le opere degli artisti e parlare con tutti loro.

Qual è la ragione più importante per cui un lettore di fumetti dovrebbe presentarsi a Villa Erba, oltre che per incontrare questi mostri sacri?

Gli artisti, ovviamente, sono la principale componente e attrattiva della manifestazione. Ma credo che anche l’incontro con altri fan e la possibilità di trattare con alcuni tra i più importanti venditori del mercato delle tavole originali siano ottime ragioni. Inoltre, pare che ci sarà un tempo splendido e la possibilità di godersi i luoghi magnifici in cui ci troveremo non andrebbe mai sottovalutata.

 

Villa Erba, © Arnaud 25

Villa Erba, © Arnaud 25