Avengers #684, anteprima 01

Ve lo avevamo anticipato e adesso è ufficiale: l’Hulk originale è tornato in scena sulle pagine di Avengers #684, capitolo seminale della saga No Surrender, scritta da Mark Waid, Al Ewing e Jim Zub.

La parte iniziale dell’albo si apre riportandoci all’origine del Golia Verde, con Bruce Banner colpito dalle Radiazioni Gamma e cambiato per sempre. La storia continua ripercorrendo quelle che sono state le varie “morti” di Hulk, fino all’ultima, avvenuta sulle pagine di Civil War II: in questa occasione, scopriamo inoltre nuovi dettagli sul piano messo in atto da Occhio di Falco ma progettato da Banner.

Il mistero attorno alla resurrezione del personaggio è sciolto: come ha recentemente dichiarato Al Ewing, Hulk è sempre stato immortale, e la sua prima, temporanea dipartita è associabile all’incidente con la Bomba Gamma che trasformò Bruce Banner.

In tutto ciò, il Gran Maestro e il Challenger, due Antichi dell’Universo, hanno spostato la Terra in una misteriosa ubicazione per trasformarla nel loro campo di battaglia, con gli Avengers e altri eroi della Casa delle Idee catturati nel mezzo. In virtù di questo, il Golia Verde è stato trasformato in un’arma ed è pronto a sferrare il suo attacco ai Vendicatori. La sua resurrezione è inoltre considerabile il preludio della serie Immortal Hulkdi prossima pubblicazione.

Avengers #684, anteprima 02

Avengers #684 ha riservato anche altri colpi di scena, a partire dall’esordio di un inedito Iron Hulk. Si tratta del secondo Hulk Rosso, il Generale Robert Maverick, selezionato dalla rinnovata A.I.M. di Sunspot per andare incontro a una modificazione genetica in grado di trasformarlo – per un’ora circa al giorno – in un importante membro degli U.S.Avengers.

Poiché a ogni trasformazione Maverick si ritrova sempre più indebolito, l’unico modo per poter davvero competere con il Gigante di Giada è quello di indossare una versione modificata dell’armatura di Iron Patriot – a sua volta derivata da quella di Iron Man – costruita dalla geniale Toni Ho. Riuscirà Iron Hulk a contrastare la furia dell’originale Golia Verde?

Infine, sulle pagine di questo densissimo capitolo di No Surrender è stata finalmente svelata la verità sull’origine della misteriosa Valeria Vector, alias Voyager. Prima di tutto, va detto che il personaggio non è davvero un membro fondatore degli Avengers e che tutti i ricordi riemersi nella mente dei vari eroi dell’Universo Marvel sono stati creati artificialmente, nell’ambito di un complesso piano.

Abbiamo infatti appreso che Voyager è la figlia di En Dwi Gast, il Gran Maestro, che l’ha cresciuta al suo fianco rivelandole i segreti dell’universo e donandole un incredibile potere, quello di teletrasportarsi ovunque e in qualsiasi momento: Voyager è quindi in grado di muoversi nello spaziotempo in modo unico, esistendo a tutti gli effetti in qualsiasi passato a sua scelta: potremmo definirla un’onnipotente retcon vivente.

 

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Il suo inserimento tra le fila degli Avengers faceva parte sin dal principio del piano del Gran Maestro, con la giovane che rappresentava la sua arma segreta per sconfiggere il Challenger. Quello che l’Antico non aveva considerato, però, è che la figlia potesse essersi stufata di sottomettersi al suo volere e sviluppasse conseguentemente un piano tutto suo, cambiando alcune variabili del “gioco” e accedendo al potere del misterioso artefatto noto come Pyranoid.

In attesa di scoprire come questa storia – di certo non priva di colpi di scena – continuerà, magari rivelandoci anche chi sia la madre di Voyager, quello che oggi possiamo sottolineare è che questo personaggio sia a tutti gli effetti appartenente alla grande famiglia degli Antichi dell’Universo e che di conseguenza possieda un enorme potere, con tutto ciò che comporta.

 

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Fonti: ComicBook | ComicBook | CBR