Jordan D. White è l’editor Marvel che, dalla nascita della linea di fumetti dedicata a Star Wars, si è fatto carico di dirigere e coordinare i lavori delle testate regolari, ad oggi quattro, e delle varie miniserie che hanno composto e compongono l’offerta ai lettori negli ultimi due anni.

All’alba del terzo anno di quest’avventura, Newsarama lo ha intervistato per conoscere lo stato dell’arte e raccogliere qualche notizia sul futuro.

 

Thrawn

Direi che le cose sono andate piuttosto bene. La linea si sta espandendo, abbiamo più titoli di quel che pensavamo all’inizio, quando abbiamo iniziato con due regolari e una miniserie. Attualmente, siamo più avanti di quel che ci aspettavamo. Sapevamo di avere spazio per un nuovo grande titolo di Star Wars e abbiamo fatto in fretta a chiudere l’accordo con Kieron Gillen per Darth Vader. Quando la storia è giunta alla sua fine, abbiamo portato il personaggio su un nuovo titolo e in una nuova era, come lo vediamo oggi.

Abbiamo avuto anche miniserie a turnazione, che parlavano di Leia, Lando, Han Solo, Chewbacca, Obi-Wan e Anakin, Mace Windu, Capitan Phasma e altro ancora. In generale, sono davvero entusiasta del modo in cui i fan di Star Wars hanno accolto il nostro operato. Non è dato sapere se siano appassionati della saga che seguono i nostri fumetti o lettori Marvel che hanno deciso di concederci la loro attenzione. Ma siamo felicissimi di tutti coloro che ci scrivono per farci i complimenti per questa linea e per dirci quanto arricchisca l’esperienza narrativa di Star Wars.

La sorpresa più grande? Sana Solo. Non mi aspettavo piacesse tanto. Così come Aphra, che ho amato nelle storie di Kieron per Darth Vader. Quando ha iniziato a scriverne il personaggio, lo ha fatto per necessità. La serie aveva bisogno di qualcuno che parlasse di più, che comunicasse e fosse divertente, oltre che un contrappunto per Vader. Doveva essere qualcuno che potesse piacere ai lettori, ma l’impressione era che non avrebbe avuto vita molto lunga.

Doctor Aphra

Lo stesso Kieron aveva sentenziato che avrebbe dovuto morire, non c’erano alternative. Poi, un giorno ci mandò una mail in cui diceva di aver trovato il modo di salvare Aphra. Funzionò alla grande. Non voglio rovinare la sorpresa a chi non avesse ancora letto, ma Kieron ha trovato la chiave perfetta. Ed ora il personaggio ha una serie tutta sua, il primo personaggio di Star Wars nato in casa Marvel.

Ho assolutamente adorato Gli Ultimi Jedi. Credo che la storia abbia preso una direzione meravigliosa, alla luce degli eventi precedenti. So che i prequel sono sempre contraddittori e a un sacco di gente non piacciono. Non sono tra i miei film preferiti della saga, ma assieme a Clone Wars sono incredibilmente ricchi di elementi di costruzione dell’universo narrativo. Uno degli elementi di forza delle storie che si raccontano oggi è proprio la possibilità di trarre spunto da essi, dalla trilogia originale e dai nuovi film. Quello di Star Wars è un universo condiviso e i nostri fumetti ne traggono ampio vantaggio.

 

White apprezza il modo in cui il secondo film della nuova trilogia vede la figura dello Jedi: non idealizzata come nell’originale, bensì consapevole di tutte le contraddizioni messe in luce dalle difficoltà affrontate nella trilogia prequel.

 

 

Continua nella prossima pagina!