Continuano le notizie di rilancio da parte della Marvel, che ha appena annunciato maggio come momento di svolta dal punto di vista editoriale e vero e proprio inizio della gestione del nuovo Editor-In-Chief, C.B. Cebulski. Dopo gli Avengers, tocca a un personaggio naturalmente sotto i riflettori come Venom, presto protagonista di un film interpretato da Tom Hardy, godere di una nuova serie e un inedito team creativo: ai testi Donny Cates, le cui quotazioni crescono dopo Doctor Strange e Thanos, per le matite di Ryan Stegman (Superior Spider-Man, Wolverine).

I due hanno rilasciato le seguenti dichiarazioni, che si aprono con alcune considerazioni sul primo, nuovo avversario di Eddie Brock: una creatura di oltre mille anni.

 

Venom #1, copertina di Ryan Stegman

Stegman – Sarà diverso da ogni precedente nemico che Eddie o il Simbionte abbiano mai affrontato. Si tratta di qualcosa di incredibilmente antico e di follemente potente, che non solo si connette con l’oscuro passato dell’alieno, ma con le radici dell’Universo Marvel stesso.

Questa sarà una storia dell’orrore, il cui primo capitolo è vecchio di mille anni. Ciò detto, la serie è perfetta per accogliere nuovi lettori sin dal primo numero. Se mai avete voluto leggere qualcosa che riguardi Eddie Brock e il suo affascinante amico zannuto, Venom #1 è una finestra ideale.

Cates – Le cose non vanno granché bene a Eddie all’inizio della storia. Qualcosa è capitato al suo alter ego, qualcosa che non succedeva da un sacco di tempo… ma non vorrei rivelare troppo. Eddie è spaventato dalla sua stessa ombra e il suo rapporto con il simbionte sta cambiando, in maniera come minimo disturbante. Tuttavia, non direi che la nostra storia si concentrata soprattutto sull’alieno. Le migliori avventure di Venom, per me, sono un misto di focalizzazione sul simbionte in superficie e sull’uomo in profondità.

Ecco una cosa incredibilmente importante per me e Ryan: ci addentreremo nell’analisi di quel che fa scattare e funzionare Eddie, tanto quanto nei misteri che circondano il suo compagno. Entrambi i personaggi portano il peso di un’oscurità profondissima. C’è una ragione precisa per cui sono così attaccati l’uno all’altro, per cui hanno un rapporto di interdipendenza.

Stegman – I denti! Quella bocca che spicca in campo nero è un’immagine così terrificante e allo stesso tempo memorabile! Credo che sia anche il più grande omaggio al miglior costume di supereroe di tutti i tempi: quello di Spider-Man. Venom lo porta al livello successivo. Credo che questa serie rappresenti il mio miglior lavoro, finora. Mi permette di fare cose che non ho mai fatto, ovvero enfatizzare il terrore. Ho scoperto che adoro disegnare cose spaventose.

Quando ho accettato questo incarico, Donny mi ha mandato la sceneggiatura completa del primo numero ed era una delle migliori che avessi mai letto. Lui pensa in maniera estremamente visiva e, nel leggere, potevo già vedere quel che lui mi chiedeva di disegnare prima ancora di appoggiare la matita sulla carta. In particolare, c’è una scena del primo numero che fatico a credere di poter disegnare davvero. I fan saranno entusiasti.

Cates – Io e Ryan stiamo puntando decisamente in altro. Venom è un personaggio che volevo scrivere da quando avevo nove anni, e questa è la mia opportunità per raccontare una storia davvero enorme. Si tratta del progetto più importante e ambizioso in cui mi sia mai imbarcato ed è un onore poter tenere la barra del personaggio in un periodo così entusiasmante della sua vita. Tra il trentesimo anniversario e il film che esce quest’anno, abbiamo davvero l’occasione di puntare alle stelle.

Le ramificazioni degli eventi della serie saranno percepite in tante altre testate per molto tempo a venire. Se pensavate che Strange e Thanos fossero folli, allacciatevi le cinture, perché non avete ancora visto niente.

 

 

Fonte: ComicBook