Quella che si dice un’opinione autorevole. Pochi come Mark Millar, tra le personalità del Fumetto internazionale, hanno un rapporto privilegiato con la TV e, soprattutto, il Cinema, dato che tante sue opere sono diventate adattamenti per il grande schermo con successo e che Hollywood ha come minimo un occhio di riguardo per lo sceneggiatore scozzese.

La firma di Civil War, WantedKick-Ass e Kingsman ha risposto a qualche domanda sulle ragioni delle difficoltà della DC Comics a raggiungere un convincente successo di pubblico e critica con i suoi film. Ecco le sue dichiarazioni in merito:

 

I loro personaggi non sono per il Cinema e lo dico da enorme fan della DC che preferisce di gran lunga i suoi eroi a quelli della Marvel. Superman, Batman e Wonder Woman sono tra i miei preferiti, ma credo che, con l’eccezione di Batman, non siano personaggi costruiti attorno alle proprie identità segrete, bensì attorno ai poteri che possiedono.

Tranne che nel caso dell’Uomo Pipistrello, la DC non ha eroi che siano davvero incentrati sul personaggio. Nel caso di Batman, si ha di fronte un uomo che possiamo capire e per cui possiamo preoccuparci, ma quando si ha a che fare con qualcuno come Lanterna Verde, in possesso di un anello che gli consente di creare manifestazioni fisiche tridimensionali e plasma verde che risponde ai suoi pensieri, purtroppo allergico al colore giallo, tutto è più complicato.

Come rendere una cosa del genere al cinema? Nel 1952, la storia aveva perfettamente senso, ma ora per il pubblico non ha alcun significato. La gente probabilmente se la prenderà con me per quel che sto per dire, ma credo che le prove ci siano tutte. Abbiamo visto grandi registi, grandi sceneggiatori e attori, tonnellate di dollari riversati nei progetti, ma questi film non funzionano. Credo che siano troppo distanti dall’epoca in cui i personaggi sono stati creati.

C’è qualcosa che li fa sembrare datati, vecchi, cosicché i giovani li guardano e sentono che qualcosa non va. Persino Superman. Io adoro Superman, ma è un personaggio che appartiene a un’America che non esiste più. Rappresenta quella del XX Secolo e credo che abbia raggiunto allora il suo picco massimo.

 

Non tanto una mancanza di qualità realizzativa, quindi, ma una vera e propria distanza dei personaggi da quel che si trova interessante nella contemporaneità e da quel che il pubblico cerca in un film.

Un’opinione complessa e con delle falle: com’è possibile, allora, spiegare il grandissimo successo della figura, altrettanto datata, di Capitan America al cinema? Possibile che una visione differente e una rilettura di successo siano possibili solo in casa Marvel? Sarebbe interessante saperne di più da Millar, ma qui terminano le sue dichiarazioni.

 

 

Fonte: Yahoo Movies